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0401 Cathay and the way thither : vol.2
中国および中国への道 : vol.2
Cathay and the way thither : vol.2 / 401 ページ(カラー画像)

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doi: 10.20676/00000042
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APPENDIX II.   XIV

0v' io vidi monti altissimi di rena i quali in poco tempo si disfanno e altri in poco tempo si rifanno.1 Di quindi pervenni a una cittade grande ch' è chiamata Geste, la quale è ultima terra di Persia verso l' India ; nella quale terra è grande abondanza di grano e di fichi, e uve paserine2 molto buone, e sono verdi come erba e saporitissime. E di quindi entrai in Caldea, nella quale contrada vanno gli uomini ornati al modo delle donne della nostra contrada, e portano in capo cufie ornate di pietre e d'oro e di preziose cose ; ma le femine per contrario vanno mal vestite con camice torte insino a ginocchio, e scalze, e ]e maniche si larghe the toccano infino in terra,3 e portano eziandio le brache lunghe insino in terra, e 'n capo un poco di panno corto quasi un mezo braccio ; e capelli non sono legati. Quivi vidi uno giovane the dovea prender moglie. Quando venue il tempo de lo sposare, tutte le fanciulle vergini della contrada istavan con lei e piangeano, ma lo isposo istava ornato con vestimenti preziosi,4 il quale cavalcoe sopra un asino, e la moglie gli andö dietro a piede, mal vestita e scalza.5 Il padre della fanciulla gli diede la benedizione, e in quel modo si maritano quivi le fanciulle.6 Di quindi dopo moite terre veni a la terra di Giobo. E ottimamente sicura e fertile, e gli uomini de la contrada mi narraro la storia di Giobo. Quivi gli uomini filano e non le femmine.

4. Della Torre di Babel ; et della cittade Ormes.

Di quindi veni a la tore di Babel presso a quattro giornate per selve di datteri ove non avemo the mangiare niente altro the datteri ; e l'aque di quindi son salse e poche ven' avea. E per questa selva aidai ben quatordici giornate e volentieri sarei ito a la torre, ma nonne avea cornpagnia e perè lasciai di non irvi. Poi venimmo a Ormes ch' è cominciamento de l' India ed è in capo del mare la quale terra è in un isola ed é dilunge a terra ferma ben cinque miglia: in su la quale non nasce albore e non v'ha aqua dolce ed è citta molto bella, e ben murata. Quivi ae si grande abondanza di datteri the per tre soldi n'arebe altri quantunque e ne potesse portare. Ed eziandio y' è grande abondanza di pane e di pesce e di carne ma non è terra sana. [E] pericolosa, e incredibile di calura. E gli uomini e le femmine son tutti grandi. E passando io quivi fu morto uno, e venirvi tutti i giulari della contrada, e puosollo nel mezzo della casa nel' letto ; e due femmine saltavano intorno al morto, e giulari sonavano cemboli ed altri istormenti. Poi due femmine abbracciavano il morto, e lodavallo, e l' altre femmine si levavano ritte, e ciascuna tenea un canello in boca e zufo-

1 MIN. RAM. E si muta a quella guisa the fa il mare quando é in tempesta, por qui por li, e fa nel muoversi 1'istesso ondegiai the fail mare, in guisa tale the un infinitadi persone s'e trovata, camminando per viaggio, oppressa e sommersa e coverta da queste arene, le quali dal vento dibattute e trasportate, per fanno come monte in un loco, e por in un altro, secondo la forza del vento

da cul sono elle agitate.

2 For passoline. MIN. RAKI. has d' uva passa grossissima, which last word is

another interpolation, as the Persian raisins are very small, a fact noted in

the best Latin MSS.

3 MIN. RAM. after ginocchio has con brachezze e legazze the pendono in

sino al collo del piede.

4 MIN. RAM. stando il giovane sposo con la testa bassa e leggiadressima-

mente vestito.

5 In. toccando l'asino.

6 Here the MIN. RAM. and the PALAT. cease to run parallel. The former

passes at once to the traveller's arrival at Tana.

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