di Rigzon, uno dei pochi conventi ladachi della setta gialla, che riempie una combetta aprentesi in una angusta gola secondaria. Il monastero, diretto da un venerando abate ottantenne, dipende dal monastero di Samtan, nella valle Nubra, dove risiedono due cusciok o incarnazioni. Non y' è alcun villaggio vicino ; solo la cascata di case del convento ad anfiteatro, tutte bianche, colle consuete fascie rosse, con terrazzi, ballatoi e balconi sovrapposti. Si sale da un edificio all' altro per una serie di rozze
Abate e Monaci di Rigzon (Setta gialla).
scale dai gradini disuguali intagliati nella roccia stessa del monte, con qualche scaletta a piuoli nei tratti più ripidi. Il tempio maggiore è riccamente addobbato con una fila di statue divine vestite di stoffe, le pareti affrescate, salvo la destra dove è la biblioteca a casellario, due troni riservati pei cusciok, ed un sedile più basso per 1' abate. V' è un' altra cappella minore e un oratorio privato dell' abate. Quando visitai Rigzon nel 1909, mi fu mostrata come cosa rarissima una grande ruota della vita costruita plasticamente, con tutti i suoi innumerevoli simboli e immagini e figurine modellate e colorate. Occupava un piano orizzontale di oltre quattro metri di diametro in una cameretta speciale al sommo del convento (`).
(') Vedi, per la Ruota della vita, il capitolo seguente.
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