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0213 Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1
History of an Italian Science Expedition to Himalayas, Kharakhorum and Chinese Turkistan(1913-1914) : vol.1
Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1 / Page 213 (Grayscale High Resolution Image)

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doi: 10.20676/00000174
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DA SCARDU A LE   173

Si scorgono di lontano le macchie d' alberi dell' oasi, ed a poco a poco sorge dal piano la città ad anfiteatro, sormontata daIl' imponente palazzo del re, dietro il quale si profila un colle coronato dagli edifizi di un piccolo gonpa. Si entra a Lè per un sottopassaggio o breve portico, praticato sotto un edificio a due piani, con un portone di legno, che sembra dover mettere in un cortile, e che invece dà accesso all' ampia via del bazar. Per essa, e per le strade di un sobborgo della città, in pochi minuti, nel pomeriggio del 2 marzo, pervengo alla casa del residente inglese, che nell' inverno sta nel Cashmir e mi aveva gentilmente offerto ospitalità nella residenza.

All' ingresso sono accolto da vari ufficiali del Governo del maharagia e da un rappresentante del cusciok che è a capo del monastero di Himis, il quale mi porge, spiegato tra ambo le mani, il tradizionale catag, la sciarpa in mussola di seta o di cotone apprettato, con lunga frangia, che nel Tibet, Nepal, Bhutan, e nel Làdak, è segno di cortesia che accompagna ogni messaggio, presso a poco colla funzione che ha da noi il biglietto da visita.

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