e là dolci pendii e dossi attenuati ; ma, in mezzo, sono lenti, più o meno sviluppate, di saldi calcari, e questi costituiscono creste e cime talora di una arditezza indescrivibile. Valichiamo il Namica-la, e scendiamo nella valle di Mulbà, la quale porta a Càrghil : ebbene, il suo fianco sinistro è tutto nei calcari, di età ancora differente, e diverso è di nuovo il paesaggio : pareti precipitose, muraglie enormi, che arieggiano un poco quelle delle nostre Dolomiti. E se infine si raggiunge Càrghil, ecco ancora
un paesaggio nuovo : un ampio bacino, presso la confluenza della valle di Mulbà con quella maggiore del Suru, tipicamente terrazzato e costituito di argille e di alluvioni grossolane ; e intorno, da una parte monti aspri, calcarei, dall'altra rilievi attenuati, perchè nei soliti scisti simili ai galestri.
Certo, quando me ne giravo solo, con la mia piccola carovana, in questa zona del Purìg, ed osservavo questi cambiamenti a vista del paesaggio, — ai quali poi tanti altri argomenti ugualmente interessanti si aggiungevano, — mi veniva fatto di pensare, — come spesso mi avviene, — quale maggiore intima sodisfazione proviamo noi nel girare per il mondo, che è tanto bello e tanto vario : noi, che ogni differenza, e direi quasi sfumatura del paesaggio, possiamo osservare e spiegare, senza che ciò turbi la visione estetica che se ne può trarre : anzi l'aumenta. E pensavo quanto
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