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0298 Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1
History of an Italian Science Expedition to Himalayas, Kharakhorum and Chinese Turkistan(1913-1914) : vol.1
Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1 / Page 298 (Grayscale High Resolution Image)

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doi: 10.20676/00000174
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254   CAPITOLO OTTAVO

Nella valle di Ciktàn, tra questo villaggio e quello di Tazè, sorge sul basso fianco sinistro una piccola costruzione quadrata, con una grande porta, senza nessuna finestra, col tetto a terrazza sopra il piano-terreno, che è l' unico. L'aspetto è solido e massiccio ; ma la solidità originaria sembra perdutasi con il lungo volger degli anni, perchè certi sproni si addossano alla costruzione, quasi a sorreggerne le mura massiccie, ma fatte mal sicure dalla inevitabile opera disgregatrice dei secoli. Avvertirò subito che il piccolo dado, già per questi suoi caratteri formali esteriori, — cioè della sua pianta piccola e quadrata, che non trova riscontro in nessun altro tipo di costruzioni locali, — si fa riconoscere per una di quelle cappelle primitive che il buddismo eresse nella regione : ben semplici, di fronte alle complicate e farraginose, se pur sempre pittoresche, costruzioni posteriori dei gompa o monasteri. Ne ho viste altre, lungo i miei itinerari, generalmente diroccate e abbandonate. Vuole la tradizione ch'esse siano fra tutte, o meglio fossero in origine, 108 nella intera regione, sparse fra lo Zogi-la ed il Puràng, costruite dal pio Losava dopo il suo ritorno dall' India, dove aveva compiuta e approfondita la sua cultura religiosa e la sua fede. Credo che anche il così detto gompa di Alci non possa essere considerato come un monastero ma solo come un tempio, una cappella, di questa epoca e di questo tipo primitivi, — attorno al quale altre piccole cappelle, simili, sorsero già in antico, e furono ricche di adornamenti conservatisi fino ad oggi : non unico esempio, però, di conservazione di queste cappelle primitive e di questi primitivi adornamenti (con pitture e sculture), giacchè io stesso ne ho veduti ancora altri nella zona di Le.

Questa cappella della valle di Ciktàn mostra la sua antichità non solo nella forma della sua costruzione, ma anche nei caratteri della porta: l' unica parte esterna, cioè, nella quale la primitiva arte lamaica potesse aver lasciato una sua impronta. L' unica porta infatti, proporzionatamente più larga che alta, è limitata ai lati da due molto larghe fascie in legno, e sormontata da un alto cornicione, pure in legno : le une e l' altro intagliati in ornati finemente ripetuti, ma dei quali, pur troppo, il motivo non ci è stato conservato dall'azione distruggitrice del tempo. Porte simili, quasi direi identiche, sono però nelle cappelle di Alci.

Anche 1' interno è caratteristico, e ripete la disposizione dei simili templi primitivi, che ho visto altrove : un solo ambiente quadrato, semplice, col soffitto piano sorretto da quattro grandi colonne di legno rozzamente scannellate. Sbaglierò : ma ho creduto di vedervi il modello sul quale sono state erette le colonne, identiche, di talune delle vecchie moschee del Baltistàn : ricordo, — perchè ne ho qui parlato, — quella di Chìris.

Tutto attorno all'ambiente quadrato, lungo le pareti, non vi è traccia delle grandi statue di divinità lamaiche, come sono in tutti i gompa tibetani ; ma varie serie di medaglioni, dipinti, ciascuno dei quali doveva contenere la figurazione, pure dipinta, di divinità o di Budda o di lama venerati. Ma tutto è quasi interamente cancellato : opera del tempo, ma più degli uomini, passati all' islamismo e quindi divenuti iconoclasti. Resta però caratteristica quella ornamentazione di tutte le pareti a tanti meda-