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『東洋文庫所蔵』貴重書デジタルアーカイブ

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0345 Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1
ヒマラヤ、カラコルム、中国領トルキスタンへのイタリア科学派遣団の歴史(1913-1914) : vol.1
Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1 / 345 ページ(白黒高解像度画像)

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[Photo] ジングルル地区のキャンプCampo a Zingrul.

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doi: 10.20676/00000174
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OCR読み取り結果

 

DA LE ALL' ALTIPIANO DEPSANG   301

gianti. Le oasi, col colore delicato della nuova vegetazione appena sbocciata, formano una stretta zona di verzura lungo le due rive, dove sboccano le valli tributarie a fondo piatto, che salgono con pendio moderato fra gli speroni delle catene. Oltrepassiamo i castelli e i gonpa di Scè e di Ticsè, di cui ho parlato nel capitolo VII, piantati alle estremità dei contrafforti che limitano il vallone Sabu. Oltre Ticsè, la riva destra, dove corre il sentiero, ridiventa arida e deserta ; mentre di là dell' Indo continua la frangia di colture sullo stretto terrazzo fra i monti e la sponda del fiume. Allo sbocco della valle Cimre ci viene incontro un messo del cusciok Raspa che ci guida ad un boschetto vicino, dove sono piantate varie tende, fra cui una bellissima con ornati tibetani di stoffa azzurra applicati sui teli del tetto. Qui ci attende l' abate di Himis che vuole

usarci un' ultima cortesia offrendoci un thé di commiato. Per venirci a salutare egli aveva fatto gettare un ponte a cantilever sull' Indo, finito di

costrurre appena il giorno prima. Do-   -'
po la breve sosta, volgiamo le spalle

all' Indo, sulle cui rive abbiamo tra-

scorso quasi sei mesi, e prendiamo   w;q74

a salire la valle di Cimre, o piuttosto   ^ t `lb.KVa+â%!

il terrazzo alluvionale che conduce al

;

suo sbocco, e mettiamo il campo ai    

piedi del poggetto su cui è costrutto

.   il lamastero.

Da Cimre incomincia veramente la salita al Ciang La. Subito sopra il villaggio sono disseminati per la valle forni crematorii in gran numero ; alcuni in rovina, altri trasformati in piccoli ciorten ; e ve ne sono ricoperti d' intonaco con dipinti di arabeschi azzurri. Poco più oltre la valle si biforca ; il ramo Occidentale conduce all' Ueris La, un valico alto quasi 6000 m. s. m. non usato dalle carovane ; il ramo Orientale al Ciang La. All' ingresso di quest' ultimo è il villaggio di Sakti con un piccolo gonpa, e sui contrafforti che lo rinserrano sono resti di fortezze diroccate, con opere accessorie di torrioni, 'fortilizi e cortine di mura, che si protendono per buon tratto su per la valle. I campi sono pieni di allodole e di altri uccellini e di piccioni e sulle rupi si sentono crocchiare le pernici. Dopo oltrepassato l' ultimo gruppo di case il sentiero prende a tagliare la costa sinistra della valle, guadagnando rapidamente in altezza, e si trovano i primi tratti di neve gelata. Così si giunge ad un terrazzo pianeggiante, a circa 4800 m. s. m., occupato in parte da un fondo di laghetto disseccato, origine del nome di Zingrul, o « stagno putrido », dove mettiamo il campo.

L' indomani, 18 maggio, ci mettemmo per via di primo mattino. Nevicava, e seguitò per tutta la tappa, ma fortunatamente l' aria era calma. La salita, graduale,

Campo a Zingrul.