304 CAPITOLO DECIMO
i villaggi dei dintorni non s' erano potute raccogliere più di 52 bestie da soma, e ce ne abbisognavano oltre a 100, per poter portar via, oltre al bagaglio recato con noi da Lè, una cinquantina di carichi che erano tuttora depositati a Sciàiok. Dopo lunghe trattative e discussioni si finì per concludere l' affare. Sebbene gli animali fossero moderatamente carichi, non ne avevamo punti di riserva, come avrebbe richiesto il deserto spietato che stavamo per attraversare ; ma facevo assegnamento di trovar
aiuto nelle nostre carovane di trasporto di ritorno dal Caracorùm, che sapevo di dover incontrare per via.
Mentre m' occupavo di comporre la carovana, il Dainelli ed il Marinelli facevano escursioni geologiche e studiavano la gente del villaggio, che trovarono abitato dai nomadi tibetani detti Chang pa, probabilmente fissatisi e divenuti agricoltori da poco tempo. Il Wood, collo Spranger ed i topografi, approffitando del tempo ritornato
sereno, facevano una stazione topografica su una vetta vicina, punto di partenza per il rilevamento della valle che stavamo per percorrere.
Lo Sciàiok è un fiume importante, forse il più grande affluente dell'Alto Indo. Fra la sua origine dai ghiacciai del Caracorùm Orientale ed il villaggio dove eravamo pervenuti scendendo dal Ciang La, sono 190 km. di distanza, circa un terzo
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