Dimensioni, limiti e aspetto dell'altipiano — Flora e fauna — Traffico carovaniero, mercanti e pellegrini — Clima dell'altipiano — Stazione di Dèpsang — Piano dei lavori della spedizione — La stazione meteorologica estiva.
Non ci si può sottrarre ad un senso di sfiducia e di dubbio nell' accingersi a descrivere a chi non la conosca per esperienza propria una delle più straordinarie fattezze della configurazione della terra, qual' è un altipiano tibetano. Come chi dovesse ritrarre con parole il mare, o una grande . catena alpina, coi suoi picchi ed i suoi ghiacciai, a chi non li avesse mai visti.
L' altipiano del Pamir, a Nord-Ovest di quelli che ci occupano, e molto meno elevato, fu chiamato « Tetto del Mondo ». E l' espressione è acconcia, per lo meno quanto le altre che la povera fantasia umana ha saputo coniare per definire le
varie forme della plastica terrestre, applicando ai grandi monumenti naturali una nomenclatura tratta dalle proprie piccole architetture, come guglia, spira, torre, terrazzo, contrafforte, sperone, o da altre ancor più umili similitudini, come dosso, spalla, cresta, dente, e così via. Tuttavia, se è possibile rimpicciolire le giogaie di monti a file di edifizi, fra cui sono costrette a guisa di vie le valli, l' altipiano può compararsi ad un tetto dal quale, ove la sua misura non oltrepassi i limiti della visione, chi vi sta sopra, intravede i culmini delle costruzioni circostanti. Ma come dire del senso ineffabile di trovarsi fra cielo e terra, nel mezzo di una immensità d' orizzonte incommensurabile ? E della nuova stranezza di una vasta pianura, con quella particolare nudità che hanno le roccie e le scorie dell' alta montagna, ma senza nevi —
(1) Vedi le carte 1 : 250.000 e 1 : 100.000 dell' altipiano Dèpsang e ghiacciaio Rimu, ed il panorama A.
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