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0420 Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1
History of an Italian Science Expedition to Himalayas, Kharakhorum and Chinese Turkistan(1913-1914) : vol.1
Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1 / Page 420 (Grayscale High Resolution Image)

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[Photo] The left edge of the northern branch of the Rimu Glacier. The arrival of porters at the campOrlo sinistro del Tronco settentrionale del Rimu. Arrivo dei portatori al luogo del campo.

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doi: 10.20676/00000174
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354   CAPITOLO DODÍCESÍMO

primi piani di effetto molto pittoresco ai monti nevosi imponenti e ai bacini ghiacciati retrostanti. Il pendìo della valle è moderato. Il fianco sinistro del ghiacciaio è separato dalla parete da un solco profondo, dove scorre un torrente; non y' è morena marginale. Giunti al promontorio roccioso, dove non v è possibilità di mettere le tende, lo contorniamo, superando una ondulazione pronunciata del ghiacciaio, seguìta da un pendio più erto, e a un tratto ci troviamo su ghiacchiaio coperto da neve profonda (m. 5650), che non regge al passo. Ora abbiamo dinanzi la porzione alta del ghiacciaio, fin dove affiora ad un' ampia sella arrotondata, che evidentemente è il termine della valle. Un isolotto di rocce schistose alto una trentina di metri sporge

in mezzo al ghiacciaio ; vi saliamo sopra e mettiamo il campo. Lo spazio è molto angusto per raccogliere noi e la nostra gente ; ma non y' è da scegliere. Abbiamo percorso 10 Km. in cinque ore, guadagnando appena 360 metri di altezza dalla fronte del ghiacciaio.

Di qua, l' indomani, impiegammo due ore e mezzo a raggiungere la sella sullo spartiacque. Il ghiacciaio è coperto

Orlo sinistro del Tronco settentrionale del Rimu.   di neve non molto alta con qua e là

Arrivo dei portatori al luogo del campo.   qualche chiazza di ghiaccio nudo ; nel

centro si vede dappertutto luccicare acqua. Da ambo i lati scendono grossi affluenti; e in alto la parete sinistra recede curvandosi a formare un vasto circo di ghiacciai, al piede di vette poche centinaia di metri più alte, che deve avere la parte principale nella alimentazione di questo tronco del Rimu. Verso Ovest si arrotonda la sella terminale, a 5908 metri di altitudine. V' è un piano di circa 200 metri fra i due spioventi. La valle di là scende ripida, stretta e profonda, nascondendosi alla vista tra i contrafforti che scendono dalle pareti precipitose, la sinistra coperta di ghiacciai, la destra rocciosa. A Sud della sella, dinanzi allo spiano del ghiacciaio che vi affiora, è una curiosissima architettura, un muraglione a picco di roccia rossa, regolarmente curvo a semicerchio, alto 600 metri e coronato in cima di ghiaccio con una cornice di neve. Il ghiacciaio piano riempie la conca ai suoi piedi. Eravamo arrivati sulla sella di buon mattino; ma l' aria era così fosca che si vedevano solo i monti più vicini. Così, ci preparammo a fare una lunga sosta sulla neve. Finalmente, dopo oltre quattro ore, si cominciarono a intravedere i particolari del paesaggio, e diventò possibile di fare due stazioni topografiche. Nel pomeriggio, con neve molle, inzuppata d' acqua, facemmo ritorno al campo sulla roccia isolata nel ghiacciaio. Il cielo s' era completamente rannuvolato. Rimaneva da rilevare una parte del circo superiore del ghiacciaio, ed era inteso che Jamna Prasad sarebbe tornato su dal campo per completare il lavoro. L' indomani nevicò tutto il giorno, e non si potè far nulla.