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0475 Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1
History of an Italian Science Expedition to Himalayas, Kharakhorum and Chinese Turkistan(1913-1914) : vol.1
Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1 / Page 475 (Grayscale High Resolution Image)

Captions

[Photo] A ragged gorge at the branch valley along the Cipciak River, which flows from the No.6073 summit of the dividing ridgeGola rocciosa nella Valletta tributaria del Cipciàk, che scende dalla Vetta 6073 dello Spartiacque.

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doi: 10.20676/00000174
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LO SPARTIACQUE TRA IL GHIACCIAIO RIMU ED IL VALICO CARACORUM   401

Dopo un giorno dedicato ad aggiornare i calcoli delle ultime stazioni trigonometriche, ci dirigemmo ad un' altra valle che scende dallo spartiacque al Cipciàk, e andammo ad attendarci in una valletta secondaria. I torrenti che scendono in questa

piccola tributaria e nella valle maggiore, poco prima della loro confluenza, si perdono in gole profonde e così strette che la distanza tra i bordi superiori si riduce in

qualche punto a mezzo metro o poco più, per modo che il crepaccio roccioso si scavalca facilmente con un passo. Le due spaccature si continuano sotto la confluenza in una forra tagliata fra calcari e conglomerati.

Il tempo s' era di nuovo guastato, e presto ricominciò a nevicare, e seguitò poi quasi ininterrottamente per 60 ore imprigionandoci nelle nostre piccole tende, col solo svago dei computi topografici per occupare l' attesa passiva.

Finalmente potemmo riprendere la via il mattino del 6 agosto, nella neve alta quasi mezzo metro, che si andava sciogliendo rapidamente. Scavalcammo il fianco della goletta tornando nella valle principale, che risalimmo fino al piede di una stretta di roccie occupata dalle cascatelle del torrente, dove met-

temmo il campo. Ci fu facile l' indo-   Neg. Spranger

mani, salendo per nevai e per un ghiac-   Gola rocciosa nella Valletta tributaria del Cipciàk,

ciaietto, raggiungere la vetta arroton- che scende dalla Vetta 6073 dello Spartiacque.

data di un monte sullo spartiacque alla

testata della valle (m. 6073). Il tempo era perfetto, e avevamo dinanzi a noi il più vasto panorama di monti che ci fu dato di godere dalle nostre stazioni, dal K. 32 della catena divisoria Sciàiok-Nubra, colla immane cascata di ghiaccio della sua parete settentrionale, ai lontani Gaskerbrum del bacino del Bàltoro, con tutte le catene e le cime che attorniano l' altipiano Dèpsang, il valico Caracorùm e il ghiacciaio Rimu.

Ritornati nella valle, e discesi circa due terzi di essa, ne scavalcammo il fianco sinistro, entrando in un' altra valle adiacente, dove per nostra fortuna trovammo una discreta quantità del prezioso burtsé, e persino un praticello minuscolo, di qualche metro quadrato, accanto al quale piantammo le tende. Il giorno dopo, con tempo incerto, salimmo alla vetta 6059, al sommo della valle, e con grande difficoltà riuscimmo a prendere gli angoli di buon numero di vette, spesso interrotti da folate

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