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『東洋文庫所蔵』貴重書デジタルアーカイブ

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0555 Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1
ヒマラヤ、カラコルム、中国領トルキスタンへのイタリア科学派遣団の歴史(1913-1914) : vol.1
Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1 / 555 ページ(白黒高解像度画像)

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doi: 10.20676/00000174
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CAPITOLO DICIASSETTESIMO

DA SURCOVAT A CASHGAR

TURCHESTÀN ORIENTALE

Ritorno a Basàr Darà — II Cucalàn Dauàn — Il Taktà Coram — I Pakpu o Taglìk — La Pakpzz Darà — 11 valico Isciàk Art e la valle Tiznàf — II passo Ak Corù►n — Ak Masgìd — Cak Iar — Besh Terèk — Khargalìk — II bacino del Tari►n — L'Amban di Klzargalìk — Il bazar — Un pranzo cinese — La carovaniera d'Asia Centrale — Arrivo a làrcand — langhi Sciàr e la Residenza dell'Amban — Sospetti cinesi sugli scopi della spedizione — Notizie d'Europa — langhi Hissàr — Arrivo a Càshgar.

11 14 settembre, risalivamo penosamente l' ertissima e lunga costa per dove tre ,~,,af, '~ ^y , ~ ~~   ~ , ~ •~~~ ,   giorni prima eravamo calati sulle rive del

'   Ràschem volgendo il dorso al Surcovàt

J.

   sv   e all' Aghil, coll' animo pieno del pensiero

W ; e    ;   che finalmente avevamo intrapreso il ri-

torno. La campagna esplorativa era definitivamente chiusa, e le stazioni geofisiche che dovevamo ancora compiere non sarebbero state che brevi soste nel viaggio verso casa.

Era piovuto tutta la notte, con brevi

intervalli, e al mattino avevamo trovato il nostro idrometro completamente sommerso ; le coste dei monti erano coperte di nuova neve fino a poche centinaia di metri sopra la valle, e nebbie e nuvole coprivano le vette e le alte creste ; c' era attorno un' aria d' autunno che s' accor-

dava perfettamente colla nostra dipartita dai monti.

L' indomani, dopo scavalcato di nuovo anche il secondo contrafforte, ci attendavamo per la seconda volta accanto al forte di Basàr Darà.

Qui confluisce col Ràschem Darià un tributario che scende da un valico della catena Cuèn Lun, alto 5000 m. s. m., il Cucalàn Dauàn (1). Per esso avevamo divi-

(') « Dauàn » la parola turca corrispondente al « la » tibetano; e, come esso, significa valico di monti.