National Institute of Informatics - Digital Silk Road Project
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Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1 | |
History of an Italian Science Expedition to Himalayas, Kharakhorum and Chinese Turkistan(1913-1914) : vol.1 |
The Besh Terek districtBesh Terèk. |
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DA SURCOVAT A CASHGAR 483
nell' argilla ; cosicchè, se non si ripara con un lavoro indefesso, in breve volger d' anni ogni irrigazione naturale diventerebbe impossibile (1).
A qualche chilometro dalla città, sotto alcuni alberi, è preparato un ricco Bastar cuan. Il suolo è coperto di namda con bei disegni a colori ; e pezze di cotone stampato sono tese fra albero e albero. Su una bassa piattaforma circolare sta accoccolata sulle calcagna alla turca (`) la gente del nostro seguito ; nel mezzo è un tavolo
Besh Terèk.
imbandito e sedie all' europea. Ci ricevono l' aksacal di Khargalìk e vari altri cittadini di importanza. Facciamo una breve sosta pei complimenti d' uso, e proseguiamo nel cuore dell' oasi. All' ingresso della città lasciamo la via, e veniamo condotti per vari Anditi e cortili ad un vasto giardino, o frutteto, pieno di peschi, noci, meli, albicocchi, susini e gelsi, dai cui rami pendono tralci di viti carichi di dolcissima uva ;
Il Col. Prejevalsky narra che nelle oasi del distretto di Khòtan si rimedia al basso livello dei letti dei torrenti conducendo 1' acqua per l' irrigazione in canali artificiali elevati. (Vedi lettere del PREJEVALSKY nei Proc. Roy. Geog. Soc., Vol. VII, 1885, pag. 813-814).
Nel Turchestan nessuno-siede colle gambe incrociate, come si usa in tutta l' India e nei due Tibet ; ma la gente si adagia sulle ginocchia, reclinando il corpo indietro sulle calcagna.
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