National Institute of Informatics - Digital Silk Road Project
Digital Archive of Toyo Bunko Rare Books

> > > >
Color New!IIIF Color HighRes Gray HighRes PDF Graphics   Japanese English
0580 Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1
History of an Italian Science Expedition to Himalayas, Kharakhorum and Chinese Turkistan(1913-1914) : vol.1
Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1 / Page 580 (Grayscale High Resolution Image)

Captions

[Photo] A gate of the rampart of Ianghi Sciar in IarcandUna porta nelle mura di Janghi Sciàr, a Iàrcand.

New!Citation Information

doi: 10.20676/00000174
Citation Format: Chicago | APA | Harvard | IEEE

OCR Text

 

494   CAPITOLO DICIASSETTESIMO

matte, tutto costrutto di pisé, o argilla secca. La porta è doppia, e nell' intervallo è una camera occupata dalla guardia di soldati cinesi, armati di alabarde medioevali con lame a lancia, a falce, a scure, a punte ritorte. Un' ampia via traversa la città cinese quasi nel mezzo, con negozi pieni di provviste alimentari, cucine e trattorie, molto più grandi e meglio arredati di quelli del bazar indigeno. La residenza è dello stesso tipo di quella di Khargalìk, con camere più grandi. Ma l' amban è il contrap-

Una porta nelle mura di Janghi Sciàr, a Iàrcand.

posto dell' altro : è un ometto piccolo, con viso tondo, circospetto e riservato, senza traccia della spontaneità geniale del suo collega. Attorno al solito tavolino del thè, ci sottopone a un vero interrogatorio. Di che paese siamo, perchè siamo venuti nel Turchestàn, quanto contiamo rimanervi, e per che farvi, dove siamo diretti, ecc. E evidentemente enormemente preoccupato dal nostro misterioso mezzo di comunicazione radiotelegrafica, di cui è stato informato, e ci domanda anche i nostri passaporti, che erano stati debitamente bollati e vistati dalla ambasciata cinese di Roma. Quando, a udienza finita, ce ne andiamo, accompagnati cerimoniosamente dalamban, troviamo raccolta nella seconda corte una turba di gente turca, che si mette in ginocchio al suo apparire, mentre uno presenta un foglio, che un funzionario riceve.