National Institute of Informatics - Digital Silk Road Project
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Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1 | |
History of an Italian Science Expedition to Himalayas, Kharakhorum and Chinese Turkistan(1913-1914) : vol.1 |
A market street in KashgarVia di Bazar a Càshgar. |
506 CAPITOLO DICIOTTESIMO
Solamente il bazar ha vie discretamente ampie ; ma, come quello di Iàrcand, è un semplice mercato di villaggio, sebbene vi compaia qualche merce russa e inglese, ma di poco prezzo. La gente di Càshgar ha però migliore aspetto di quella che abbiamo veduto fin qui, ed appare più prosperosa di beni e di salute.
Certo è che l' impressione che si riceve da una visita alle maggiori città del Turchestàn Orientale si risolve in una profonda delusione. Non sembra possibile
Via di Bazar a Càshgar.
che questi grossi borghi di casupole di fango, queste genti mediocri, senza coltura, senza arti, senza alcuna raffinatezza, questi mercati di villici siano tutto quel che rimane d' una regione leggendaria che fu già il centro più rinomato del grande continente euro-asiatico, teatro di lotte secolari fra le diverse razze, di migrazioni di intieri popoli che trasportavano con sè gli elementi di culture diversissime, buddista, cristiana e maomettana. Fu un cambiamento di clima, una essiccazione progressiva, che trasformò in deserto la vasta plaga, ricca di villaggi e di città, oggi sepolte nella sabbia ('), o furono le feroci lotte fra Irani e Turani che causarono l' abbandono
(1) E. DELMAR MORGAN assevera che nell' area compresa fra Khòtan, l' Aksìl, e il Lob Nor (cioè nell' area del deserto del Tarim) vi furono un tempo 23 città e 360 villaggi. (Nella Introduzione a Journey of Carey etc., Roy. Geog. Soc. Suppl. Papers, Vol. III, 1893, pag. 13).
Il primo a visitare una delle città sepolte nella regione di Khòtan sembra sia stato il JOHNSON,
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