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『東洋文庫所蔵』貴重書デジタルアーカイブ

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0037 Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1
ヒマラヤ、カラコルム、中国領トルキスタンへのイタリア科学派遣団の歴史(1913-1914) : vol.1
Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1 / 37 ページ(カラー画像)

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doi: 10.20676/00000174
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DALL' ITALIA AL CASHMIR   15

nato a Settentrione dalle vette nevose dell' Himàlaia, e a Mezzogiorno dalla catena del Pir Pangiàl, non ha ancora una clientela internazionale. E invece un provvidenziale rifugio contro i pericoli dell' estate tropicale indiano per i funzionari e gli ufficiali inglesi e le loro famiglie, come Dargiling, situato all' altra estremità, orientale, dell' Himàlaia, a circa 1500 chilometri di distanza.

Vi fu un tempo remotissimo in cui il Cashmir ebbe una funzione storica della più grande importanza, quando, verso la metà del terzo secolo a. C., vi pervennero missionari inviati dall' imperatore Asoka, il Costantino del Buddismo. Dal Cashmir, la nuova religione si irradiò in Asia Centrale ed in Cina ; ed è anche nel Cashmir che fra il primo ed il secondo secolo d. C., nel regno di Kanishka venne tenuto un importante concilio buddista..

L' alto sviluppo di coltura che prevalse nel Cashmir per molti secoli è provato dalla serie delle sue croniche, poemi in lingua sànscrita, che, cominciando dai tempi leggendari, divengono una narrazione storica ordinata dal settimo secolo in poi, e contengono il periodo della indipendenza del Cashmir sotto sovrani propri Indù (i). Questo durò, con alternative di sovrani guerrieri e reggenze muliebri, di guerre di conquista e lotte interne, fino al principio del secolo XIV, quando l' ultimo re fu spodestato dal suo ministro maomettano, iniziatore di una dinastia islamica nazionale durata 250 anni.

La conquista, di Akbar, nel 1586, segnò la fine dell' indipendenza del Cashmir. Fino alla metà del secolo XVIII esso fece parte dell' impero mogólo dell' India, e divenne residenza estiva degli imperatori e delle loro mogli, che ne fecero un luogo di delizie trasportandovi gli splendori delle corti di Agra e di Delhi. Dànno contezza di questo periodo gli storici maomettani dell' India e le storie persiane del Cashmir.

Akbar, Giehangir e la sua dilettissima moglie Nur Giahan, Scià Giahan e Aurengzeb costrussero centinaia di ville e di giardini di piacere sulle rive del Dal, il celebre lago di Srinàgar ; piantarono i maestosi platani, i chenar, che sopravvivono ancora oggi, giganti secolari, coprendo di ombre fresche i dintorni della capitale ; eressero moschee monumentali ; fecero insomma di Srinàgar e del Cashmir un paradiso di bellezzé e di prosperità. Alcune lettere del medico francese François Bernier, addetto alla corte di Aurengzeb, descrivono un viaggio che egli fece nel 1665 al Cashmir, al seguito dell' imperatore, con tutta la pompa ed il lusso dell' Oriente di quei tempi, e dànno particolari molto interessanti intorno alle condizioni del paese (2).

Cinquant' anni dopo il Bernier, spese parecchi mesi nel Cashmir il nostro P. Ippolito Desideri, prima di proseguire il viaggio pel Làdak ed il Tibet; ma nella sua relazione non dà alcuna notizia del paese.

(') Vedi 1' erudita traduzione e commento della cronaca di Kalhana, detta Ràjatarangini, di SIR M. A. STEIN (2 Vol., 1900) ed anche il suo ottimo Ancient Geography of Kashmir.

(2) FRANÇOIS BERNIER, Travels in the Mogol Empire, a. D. 1656-1668. Traduzione di Archibald Constable. Londra, 1891, pag. 350-428.