国立情報学研究所 - ディジタル・シルクロード・プロジェクト
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Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1 | |
ヒマラヤ、カラコルム、中国領トルキスタンへのイタリア科学派遣団の歴史(1913-1914) : vol.1 |
トルティ村の藩主 その息子と従者の一行Il Ragia di Tolti col Figlio e il Seguito. |
40 | CAPITOLO TERZO |
A Tolti si recò ad incontrarci Ghulam Hussein, già wazir di Scìgar, una ricca oasi non lontana da Scardu, il quale nel 1909 aveva accompagnato il Duca degli Abruzzi sul ghiacciaio Bàltoro, insieme con un gruppo di portatori del suo paese. Ci portò tre cavalli da sella e una profusione di doni : pani dolci, focacce, albicocche squisite, uva, mele, poponi e cocomeri e mandorle, uvetta e noci. Si accompagnò poi colla spedizione fino a Scardu. I cavalli venivano in buon punto, perchè da
Il Ragia di Tolti col Figlio e il Seguito.
Tolti rimandai a Srinàgar le cavalcature del Governo coi loro sais, temendo che più
tardi troverebbero chiuso lo Zogi La, e a Scardu, nell' inverno, non ci sarebbero stati di alcuna utilità.
Mentre l' Alessio, 1' Abetti ed il Ginori compivano i lavori della stazione, il Dainelli condusse a termine uno studio completo dell' oasi e della sua popolazione, informandosi delle caste, dei costumi, delle abitazioni, della economia pubblica e privata, da servire come tipo dell' organizzazione di questi piccoli aggregati sociali che sono le oasi del Bàltistan coi loro villaggi. Egli iniziava anche ricerche e misure antropologiche, che estese poi alle varie popolazioni incontrate sulla nostra via,
per chiarire una volta tanto con metodo scientifico la discussa questione delle razze umane che abitano il Bàltistan ed il Làdak.
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