国立情報学研究所 - ディジタル・シルクロード・プロジェクト
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Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1 | |
ヒマラヤ、カラコルム、中国領トルキスタンへのイタリア科学派遣団の歴史(1913-1914) : vol.1 |
スカルドゥ要塞内のモスクLa Moschea nel Forte di Scardu. |
La Moschea nel Forte di Scardu.
sovrapposte l' una all' altra. In cima è un mazar, o tomba venerata, con intorno le solite aste da cui pendono strisce di stoffa rosse e bianche. Il castello fu l' ultimo luogo di rifugio dove Ahmed Scià ed i suoi subirono un breve assedio dalle truppe di Zorawar Singh. La resa avvenne secondo alcuni per mancanza di acqua da bere ;
secondo altri, perchè le truppe dogra si impadronirono della cresta della roccia sovrastante al forte e l' ebbero così alla loro mercé.
(1) Racconta il VIGNE (1. c., Vol. II, pag. 252) che il castello fu un tempo assediato da truppe dell' imperatore Aurengzeb, intervenute per sedare una discordia fra due figli di All Sher Khan, e che
si conservavano in esso cannoni e pezzi d' armeria lasciati indietro dall' esercito del mogólo. Forse si tratta appunto di queste colubrine.
CAPITOLO QUARTO
affusti ('). Sul terrazzo più alto è uno spiazzo contornato da una fila di camerette basse adiacenti, costrutte lungo la mura esterna, sprovviste di porte ed abbandonate da lungo tempo. Su uno dei lati è una vecchia moschea mezzo diroccata che conserva appena le linee della antica architettura. Dietro la terrazza, verso il monte, è uno spuntone di roccia alto una ventina di metri, coperto di casette d' una sola camera
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