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0086 Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1
ヒマラヤ、カラコルム、中国領トルキスタンへのイタリア科学派遣団の歴史(1913-1914) : vol.1
Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1 / 86 ページ(カラー画像)

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doi: 10.20676/00000174
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60   CAPITOLO QUARTO

dei Balti è stata spesso descritta ; ma è anche più palese d' inverno, quando si vedono girare mezzo intirizziti, appena coperti dal misero scialle di lana grossolana, tessuta in paese, e, di certo, a mala pena nutriti. Vivono per tre mesi dell' anno quasi solo di frutta fresca, e per il resto del tempo, di frutta secca, le famose albicocche del Bàltistan, che son per loro pane e companatico, e anche una proficua esportazione ('). Per tutto il novembre seguitarono ad arrivare a Scardu, di quando in quando, carovane di Ladachi, recanti thè, cotonate, zucchero, lane fine (pashmina), sale, un po' di riso. E ne partì anche qualche comitiva di Balti con albicocche secche, orzo e lana pattù ; merci povere in confronto di quelle importate. Gli scambi sono resi possibili dal poco denaro guadagnato dai Balti che si recano a lavorare in emigrazione temporanea nel Pungiàb ed in Asia Centrale.

In queste condizioni di fortuna, non è da stupire che la povera gente abbia l'animo poco disposto a feste e pubbliche gioconde manifestazioni. Una volta sola vedemmo • una cerimonia con una certa pompa, verso la fine di ottobre : una cavalcata o corteo di nozze che scortava una bambinetta tutta vestita di rosso alla casa dello sposo. Le ragazze balti vanno spose a 10 o 12 anni di età, e sono madri assai prima di aver finito di crescere. A quanto pare, è anche comune una specie di matrimonio temporaneo, che va da una settimana a qualche mese, ed è in verità una prostituzione legale. Del resto, l' adulterio è frequente, colla connivenza o per lo meno l' indifferenza del marito. Questi usi, insieme colla miseria, devono contribuire alla scarsa longevità; ed è infatti molto raro di incontrar vecchi nel Bàltistan (2).

Tuttavia, i Balti sembrano sopportare filosoficamente la loro miseria. Sono di umore spensierato e allegro, facili al riso, con uno spiccato senso del comico. Sono troppo poveri per avere delle feste popolari ; ma godono della loro barbara musica, fatta da un paio di lunghissime trombe di ottone, quattro pifferi e mezza dozzina di tamburi. Serve per accompagnare il gioco del polo e le danze, cui, naturalmente, prendon parte solo gli uomini, generalmente un gruppo di danzatori di professione. Ballano isolatamente, formando certe semplici figure di danza, con animazione e vivacità, che si comunica al pubblico ridente e plaudente.

I Balti sono di indole mitissima, mai rissosi, piuttosto timidi di carattere, con un misto di rispetto e di paura, scevro di servilità per l' Europeo ; sono insomma una buona gente, senza alcun tratto di fierezza o di prepotenza.

Tuttavia li ho visti completamente trasformati dal fervore religioso, manifestare una smoderata passione che non avrei creduto possibile in un popolo di solito così

  1. Nell' inverno del 1835, Hügel (1. c., pag. 144) mandò da Srinagar al Re Ahmed Scià un sacco

di patate, per introdurne la coltura a Scardu; ma dubito che il tentativo sia riuscito, perchè non vidi traccia del prezioso tubero nel paese.

  1. Per la longevità comparata, vedi il CUNNINGHAM (1. c., a pag. 290). Il VIGNE (1. c., Vol. II, pag. 258, 263 e segg.), dà qualche ragguaglio sui costumi sociali dei Balti. Se ne troveranno di maggiori e più completi nel volume del Dainelli di Antropogeografia nelle « Relazioni Scientifiche ».