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| Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1 | |
| History of an Italian Science Expedition to Himalayas, Kharakhorum and Chinese Turkistan(1913-1914) : vol.1 |
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| A defense structure on the east coast of Lake SatporOpere di Difesa sulla Costa Orientale del Lago Satpor. |
Citation Information
68 CAPITOLO QUARTO
deve quindi datare da almeno cinque secoli fa ('). Ora l' acqua s' è aperta una via a sinistra delle chiuse e del terrapieno, e per un intaglio circa cinquanta metri più basso della cresta della morena di sbarramento. Fra le chiuse ed il lago v' è un rozzo muro di trattenuta, rotto qua e là, opera evidentemente posteriore (2) che non
risponde più ad alcuno scopo.
L' emissario del lago è di volume considerevole, sebbene il lago riceva alla
periferia solo pochi rigagnoletti e, dalla
valle, un torrentello insignificante, onde
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deve credersi che il lago stesso sia
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alimentato da acque sotterranee. Così si spiega anche che non vi fosse alcuna
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i.,~~► ~, traccia di gelo nelle sue acque, seb-
bene nelle notti precedenti alla nostra
~-Y visita la temperatura fosse scesa a 10°,
12° C. sotto lo zero.
' A non grande distanza dal terra-
` .~ pieno della diga sono i ruderi di poche
casette, dove forse un tempo stava un corpo di guardia. Difatti, il fianco destro del lago, verso il centro di esso, e tagliato da un antico muro di difesa che si appoggia in basso ad un enormemasso erratico, e da questo si inerpica ~~' ~~ _}• per buon tratto su per la costa ripida. Pochi metri più a valle un secondo muro scende dal sentiero fino al livello del lago.
t ` A monte del lago y' è un buon
tratto di valle perfettamente piano, co-
Opere di Difesa sulla Costa Orientale del Lago Satpor. petto di ciottoli, oltre il quale, dove
la valle si restringe, e prende a salire, giace la piccola oasi di Satpor. E certo che un tempo, forse quando le chiuse funzionavano, il lago copriva anche questa porzione piana della valle. Il commercio principale della valle Satpor è il legno da ardere, che frequenti portatori balti portano a spalle a Scardu.
Col Ginori e coil' Antilli feci anche una escursione di tre giorni all' oasi di Scìgar, approfittando di un giro di ispezione del wazir-i-wazarat, col quale ci accompagnammo. Traghettammo l' Indo su di un barcone a valle della-roccia di Scardu, ed attraversato
(1) JANE E. DUNCAN, 1. c., pag. 304-307.
(t) Costrutto dall' ultimo ragia indipendente Ahmed Scià, secondo la DUNCAN (1. c., pag. 307).
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