国立情報学研究所 - ディジタル・シルクロード・プロジェクト
『東洋文庫所蔵』貴重書デジタルアーカイブ

> > > >
カラー New!IIIFカラー高解像度 白黒高解像度 PDF   日本語 English
0122 Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1
ヒマラヤ、カラコルム、中国領トルキスタンへのイタリア科学派遣団の歴史(1913-1914) : vol.1
Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1 / 122 ページ(カラー画像)

New!引用情報

doi: 10.20676/00000174
引用形式選択: Chicago | APA | Harvard | IEEE

OCR読み取り結果

 

92   CAPITOLO QUINTO

geografici ; quando mi era possibile raccoglievo notizie su tradizioni indigene che si collegassero con eventuali fenomeni migratori di tempi passati ; ed assai spesso, munito della mia bussola e della cordella metrata, andavo a fare il rilievo di qualche casa. A buio c' era il riordinamento degli appunti, delle raccolte, delle fotografie ; poi il « giornale » ; poi la corrispondenza. Non posso negare che le giornate fossero piene ; ma c' erano le forze, — anche per tappe doppie, — e c' era sopra tutto

l' entusiasmo.

Pel continuo e diretto contatto con gli uomini della carovana e dei vari villaggi, ho sempre più esperimentato come questi Baltì sieno veramente gente docile e buona. Quando li misuravo, il paziente, — dirò, — se ne stava serio serio, ma tutti gli altri si divertivano proprio un mondo. Nessuna esitazione, nessuna ritrosia : forse mi precedeva la notizia del lauto compenso che da gran signore elargivo a ciascuno : un' anna, cioè dieci centesimi. Una miseria ? No : per loro, — come ho mostrato, — era il sostentamento per una giornata, e guadagnato senza fatica. E quando penetravo nelle loro case, per farne il rilievo, — e vi penetravo senza tanti complimenti, — nessun atto, non dico di ribellione, ma neppur di scortesia : anche se penetravo in una specie di sacrario, come è spesso la casa tra genti musulmane. Ma qui, nelle valli più addentrate in mezzo alla montagna e più lontane da Scardu, — la capitale, — andava via via diminuendo quella specie di sacro terrore che le donne hanno, o fanno mostra di avere, verso gli infedeli : nessuno fanatismo, vero o falso che sia.

Sono interessanti, queste case baltì. Interessanti, perchè fatte proprio come le caratteristiche climatiche del paese esigono. Qui i fondi-valle, — e si può dire che soltanto nei fondi-valle sieno situati i villaggi, — hanno freddi intensi d' inverno ed arsure affocate nei mesi estivi. Ebbene : la casa baltì ha due quartieri, uno per la stagione fredda, l' altro per quella calda.

Il primo è al terreno : costruzione quadrata in muratura, tirata su alla peggio, senza finestre, con un' unica porta che mette nella stalla dei bovini ; da questa si passa in quella delle pecore, e di qui finalmente nella stanza di abitazione. Una mediocre apertura nel tetto fa uscire malamente il fumo, ma assai peggio entrare aria e luce. Non sarà un appartamento modellato secondo i dettami della moderna igiene occidentale ; ma è certo ch' esso è difeso abbastanza bene contro il freddo.

Il primo piano è tutt' altra cosa : generalmente le pareti sono di un largo traliccio di rametti, e l' aria entra e gira ed esce, liberamente, per le piccole stanze. Questo è l' appartamento estivo.

Però le case dei Baltì sono nell' insieme miserabili : un poco meno nei villaggi, nei quali il terreno coltivabile non è troppo limitato, perchè allora esse sono disperse nei campi, ed il loro stesso isolamento permette una migliore costruzione ed una, « pianta » più perfetta. Ma dove vi è miseria di spazio per i campi, allora le case per economizzarlo, si addossano strettamente l' una contro dell' altra, talora sembrano quasi sovrapporsi, e debbono quindi ricorrere a degli adattamenti, che sono tutti a scapito della regolarità della forma e dell' ampiezza degli ambienti.