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0130 Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1
History of an Italian Science Expedition to Himalayas, Kharakhorum and Chinese Turkistan(1913-1914) : vol.1
Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1 / Page 130 (Color Image)

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doi: 10.20676/00000174
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100   CAPITOLO QUINTO

Ed io, per conto mio, ho raccolto le notizie tradizionali sulle origini famigliari di questi principotti della regione baltì le quali, in una forma o in un' altra, più o meno leggendaria, indicano una provenienza da una regione poco più occidentale, che sta tra il Dardistàn e la zona di Ghilghìt : proprio di là, di dove sono avvenuti fino a tempi certo recenti veri spostamenti di popolazione. Voglio, cioè, riferirmi alla provenienza dei Brokpà, dei quali ho già accennato.

Ritornai a Scardu con ampia messe di campioni litologici, di acque, di schede antropometriche, di piante di case, e molti quaderni di appunti di campagna. Nei dintorni di Scìgar mi soffermai per ricercare fossili che sapevo indicati da quella località ; non ne trovai, ma credo di poter escludere che vi sia pure la possibilità di trovarne : gli unici, per il Baltistàn, rimanevano, e rimasero anche di poi, le poche impronte raccolte su per la valle del Burgi-la, tra Scardu e l' altipiano delle Deosèi.

Ero appena rientrato nelle sedi invernali di Scardu, quando Hashmatullah Khan mi propose di fare insieme con lui una escursione su per la valle Sciàiok ed in quelle dei suoi affluenti Saltoro e Cùndos. Con l' assenso del mio Capo accettai, naturalmente, subito : l' amico Petigax, inoperoso a Scardu, sarebbe stato pure della partita.

La partenza avrebbe dovuto essere immediata ; ma il Natale e il Capo d'Anno, ormai imminenti, la fecero ritardare, concedendomi dieci giorni, non dico di riposo, ma di riordinamento di tutto quanto avevo raccolto nelle valli Bàscia, Braldo e Scìgar : non mancavo però di fare anche qualche giterella nei dintorni e di misurare Bali.' c Brokpà.

Ma passate appena le feste con tutte le solennità che ad esse potemmo dare, partimmo subito per la nuova escursione (2-25 gennaio 1914). Partimmo con un tempo veramente invernale, risalendo l' Indo per la via che avevamo seguito pochi mesi prima venendo a Scardu. Quella prima tappa fu straordinariamente lunga : è nota per la sua lunghezza la marcia tra Scardu e Gol ; ma noi oltrepassammo Gol, fino alla confluenza dell' Indo e dello Sciàiok ; un barcone ci portò sull' altra riva, e proseguimmo ancora in valle Sciàiok, fino a Chìris : gli uomini, con i carichi, ci avevan già preceduto suddividendo il viaggio in due giornate ; alcuni però arrivarono tanto tardi, che la prima notte di viaggio mi si era presentata assai problematica. Fu, quella, una data memoranda nelle mie esperienze di viaggiatore nelle valli himalajane : eravamo ospiti del ragia di Chìris, e per questo i carichi delle tende rimasero legati e pronti per il dimani. Dico il vero : dopo il ricordo, ancora vivo, di tutto il freddo, non veramente patito, ma certamente sopportato sotto le Wimper nelle valli Braldo e Bàscia, il poter scrivere quietamente fino a , tarda ora nella notte, — con tutte le mie casse distese e aperte intorno a me, interrompendo ogni tanto il lavoro solo per alzarmi e aggiungere una bracciata di frasche nel piccolo camino, e per guardare la gran fiamma crepitante, — fu un vero godimento. Apprezzai, com-