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0156 Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1
ヒマラヤ、カラコルム、中国領トルキスタンへのイタリア科学派遣団の歴史(1913-1914) : vol.1
Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1 / 156 ページ(カラー画像)

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doi: 10.20676/00000174
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124   CAPITOLO SESTO

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gerarchia di postulanti, catecumeni, religiosi semplici e professi, con doveri e attribuzioni fisse, definite da una minuziosa regola e disciplina. Tutto intiero il corpo ecclesiastico, nelle sue sette principali e secondarie, è sottoposto alla sovranità spirituale del Gran Lama di Lhasa, che è il vero pontefice del mondo lamaista.

Quest' organizzazione teocratica feudale ha dato al paese una impronta tipica singolarissima. I monasteri sono veri castelli e rocche costrutti di regola su alture o sulle pendici dei monti, talvolta in luoghi che paiono inaccessibili, ed ai loro piedi sono adagiati i villaggi, secondo la caratteristica disposizione medioevale ; ma il tipo speciale di questo feudalesimo è messo in evidenza da una profusione di elementi simbolici religiosi, che non si ritrovano solamente nei luoghi abitati, ma sono cosparsi e disseminati per tutto il paese ; al quale conferiscono una fisionomia assolutamente propria.

I principali e più evidenti sono i ciorten ed i muri mani, che s' incontrano di quando in quando lungo la via, in piena campagna, e, di regola, all' ingresso ed all' uscita dai villaggi ; i ciorten anche disseminati fra le case, nei cortili e sui terrazzi dei monasteri ed all' interno dei templi.

I ciorten sono edifizi piramidali su una base quadrata, talora ornata sulle faccie di bassorilievi in stucco raffiguranti genii alati, chimere, draghi o semplici linee geometriche. Questo zoccolo digrada in alto per quattro-cinque alti gradini ad un piano più stretto su cui posa una specie di cupola o cono tronco, sormontata da un breve pinnacolo cilindrico a forma di pannocchia, con rilievi circolari ad anello ('), il quale termina con un simbolo che ha l' apparenza di una falce di luna coricata, nel cui concavo è una sfera con su una lingua di fiamma (2). La descrizione vale pei rari ciorten tuttora completi, perché la maggior parte sono in stato più o meno avanzato di rovina, e mancano vuoi del simbolo terminale, vuoi dell' asta che lo regge, o di parte della cupola.

Questi monumenti sono indubbiamente una derivazione del ciaitíia o stupa dell' India, originariamente destinato a contenere reliquie del Buddha (3). Col lamaismo hanno assunto scopi e significati diversi. Taluni contengono le ceneri di qualche lama incarnato o venerato per la sua santità, e sono detti dunga den ; altre volte sono cenotafii fatti edificare da famiglie facoltose alla memoria e in suffragio dell' anima di un loro estinto ; più frequentemente sono simboli buddisti senza significato particolare. Ve ne sono di tutte le dimensioni. Piccoli coni alti qualche centimetro, di

(') Secondo C. M. ENRIQUEZ (The Realm of the Gods, Londra, 1915, pag. 165), i gradini sopra lo zoccolo di base rappresentano i cinque terrazzi del sacro monte Meru : un monte favoloso sede dei vari paradisi ; gli anelli che cingon l'asta sormontante la cupola rappresenterebbero i 5-7 e 9 piani dei tre palazzi del Buddha.

  1. Il simbolo è un monogramma formato dalle lettere radicali (alfabeto Pali) dei quattro elementi aria, fuoco, acqua, terra. Vedi A. CUNNINGHAM, 1. c., pag. 377.

  2. Vedi su questo argomento la ricca monografia del CUNNINGHAM : The Bhilsa Topes, ecc., Londra, 1854.