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0179 Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1
ヒマラヤ、カラコルム、中国領トルキスタンへのイタリア科学派遣団の歴史(1913-1914) : vol.1
Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1 / 179 ページ(カラー画像)

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doi: 10.20676/00000174
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DA SCARDU A LE

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paese. Propriamente, solo il maggiore in una famiglia di vari fratelli prende moglie ; i cadetti divengon senz' altro mariti aggiunti ('). Ne viene che la donna acquista una influenza considerevole negli affari della famiglia, se anche non si tratti di matrarchia vera e propria, ed ha una dignità ed una posizione sociale e una libertà di vita, che non è forse maggiore in nessun altro aggregato umano.

Questo persistere di un costume che è stato proprio di popolazioni primitive in un aggregato sociale con una civiltà complicata ed evoluta come è il Tibet, è stato spiegato con ragioni economiche, cioè colla necessità di mantenere invariato il numero delle famiglie per non suddividere il poco terreno irrigabile e produttivo (e). La spiegazione appare troppo semplice, ma ad ogni modo lo scopo è raggiunto. La popolazione si mantiene strettamente proporzionata alle possibilità di sostentamento del paese, e ne deriva il benessere incomparabilmente maggiore della popolazione ladaca, in confronto con quella balti, mussulmana e poligama.

Queste sommarie notizie sui caratteri generali e sui costumi del Làdak renderanno più chiara la descrizione dei luoghi attraversati, risparmiandomi molte ripetizioni.

La fretta del viaggio, e la necessità di seguire passo passo le grosse carovane di trasporto che accompagnavo, non mi permisero di allontanarmi dalla via diretta per visitare molti luoghi dei più interessanti e caratteristici. Farò ugualmente cenno dei paesi e dei monasteri più importanti, valendomi dei ricordi di un viaggio che feci nel Làdak con maggior agio nel 1909, ed anche delle note dei miei compagni che poterono compiere varie escursioni fuori della via diretta. I capitoli del Dainelli che seguono finiranno di completare la descrizione della regione e delle sue genti.

La via da Càrghil a Lè, come ho già accennato, scavalca due minori catene di monti per ritornare nella valle dell' Indo. Si risale perciò dapprima la valle del Vuaccà, un affluente orientale del Suru. Anch' essa, com' è costume di queste valli, è ristretta in gola nella sua parte inferiore, ed al suo sbocco nel bacino di Càrghil. Il sentiero, dopo aver traversato uno degli alti terrazzi alluvionali del bacino, vi entra tagliando la costa in alto sopra la gola.

Mi avvio, solo colla mia carovana, il mattino del 25 febbraio, con 20° sotto lo zero, presto mitigati da un sole radioso. Lo spettacolo del vasto bacino di Càrghil

(1) Mi duole di non potermi dilungare in queste notizie sommarie a descrivere la cerimonia nuziale e le formalità del contratto. Se ne trova una descrizione succinta nel libro del CUNNINGHAM .(Làdak) a pag. 308. La procedura è alquanto diversa da quella descritta con tanta ricchezza di particolari dal Desideri nel Tibet (PUINI, 1. c., pag. 129 e segg.), e confermata dai successivi esploratori. Ne dà anche contezza il GIORGI nell' Alphabetum Tibetanum, a pag. 458, e il Della Penna in una lettera citata da C. R. MARKHAM, nell' appendice della Narrative of the Mission of George Bogle to Tibet, ecc., Londra, 1876, a pag. 336. Vedi anche la Relazione di SARAT CHANDRA DAS: Journey to Lhasa and Central Tibet, edita dal ROCHKILL, Londra, 1902, II ediz., a pag. 247 ; e, fra i più recenti, il KAWAGUCHI 1. c., pag. 352 e sgg.

(z) V' e una esposizione particolareggiata dello stato della questione nel PUINI, Il Tibet, pag. 137-149. Vedi anche il ROCKHILL, in Land of the Lamas, a pag. 80, 144, 211 e segg.