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『東洋文庫所蔵』貴重書デジタルアーカイブ

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0180 Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1
ヒマラヤ、カラコルム、中国領トルキスタンへのイタリア科学派遣団の歴史(1913-1914) : vol.1
Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1 / 180 ページ(カラー画像)

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doi: 10.20676/00000174
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148   CAPITOLO SESTO

in veste invernale è grandiosissimo ; da tutto quel candore si riflette una luce abbagliante che stordisce. In qualche tratto della costa dov' è scomparsa la neve, il terreno nudo fuma al sole, tanto è intensa l' evaporazione. Allo sbocco della valle Vuaccà è la grande oasi di Pashcùm, riccamente irrigata, ché d' estate è un vero giardino, ai piedi di una roccia sormontata dai ruderi di un forte, teatro di una brillante azione militare dei Dogra nell' invasione del 1835.

Presto la valle si apre largamente. Dal sentiero, che passa sulla riva destra del fiume, si scorgono dall' altra parte, come appiccicati alla parete di un' alta roccia a picco i muri bianchi colle finestre incorniciate di rosso del primo lamastero, Sciargòl, che ha le camere in parte scavate nella roccia stessa del monte. Giù nella valle è il paesetto di poche case. Il Dainelli, il Ginori e l' Antilli, passando di qua dieci giorni dopo di me, visitarono questo convento, che è una dipendenza di quello di Mulbek, più a monte, e contiene un solo tempio colle consuete suppellettili.

La valle prosegue a salire più dolcemente. D' estate, quando la neve non li maschera, i banchi di alluvione erosi in scogliere di forme simmetriche, quasi architettoniche, di spalti, torri e merlature, dànno alla valle un aspetto singolarissimo.

A 35 chilometri da Càrghil, e almeno 500 m. più in alto, a Mulbek, il primo luogo di tappa, un gruppo di casette scaglionate alla base di un alto poggio roccioso sul quale sono due monasteri : uno, più antico, sul vertice del colle, l' altro un poco più sotto, sulla cresta che scende a valle. Sopra un' altra altura, più elevata, sono i ruderi d' un altro monastero o d' una fortezza. Anche questi conventi, come quello di Sciargòl, sono dipendenze o sottofeudi di lamasteri maggiori che troveremo più innanzi, e albergano appena due, tre monaci per ciascuno.

A Mulbek si trovano per la prima volta riuniti i principali monumenti religiosi testè descritti, ma in proporzioni molto minori di quelli che troveremo più innanzi, nei centri maggiori. Si riducono a pochi ciorten all' ingresso del paese e sulla cresta dove è costrutto il convento. All' uscita da Mulbek, poche centinaia di metri più oltre, il sentiero passa accanto ad un masso roccioso con una faccia piana alta sette, otto metri, nella quale è scolpita in bassorilievo una grande figura di Ciamba (Maitreia), il Buddha di cui si attende la prossima incarnazione sulla . terra. È solo visibile all' aperto la metà superiore dell' immagine ; dalla cintola in giù essa è nascosta da un tempietto fabbricato contro la roccia, contenente una statua di legno di Cenrezi (Avalokita), dalle teste e braccia multiple, e pitture murali. Forse un tempo l' intiera parete scolpita del masso faceva da sfondo ad un tempio alto quanto essa; e gli orifizi quadrangolari tagliati nella parte superiore della roccia poterono servire ad accogliere le estremità dei travicelli del tetto ; oppure v' era solo una tettoia per la difesa dell' opera d' arte dalle intemperie (`).

Si risale ancora per buon tratto il vallone Vuaccà, coi suoi strani bastioni e spalti, con torrioni così rotondi e diritti e simmetricamente distribuiti da non parer

(1) Vedi la nota a pag. 53, Cap. III.