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0184 Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1
History of an Italian Science Expedition to Himalayas, Kharakhorum and Chinese Turkistan(1913-1914) : vol.1
Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1 / Page 184 (Color Image)

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[Photo] A ciorten and Mani wall on the way to the Fotu La PassCiorten e Muro Mani sulla via del Fotu La.

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doi: 10.20676/00000174
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150   CAPITOLO SESTO

l' Indo, lo stesso giorno in cui io arrivavo a Bot Carbu. Lo visitarono anche più tardi l' Antilli, coil' Abetti ed il Ginori.

Da Bot Carbu si raggiunge l' Indo traversando un altro valico, il Fotu La, alto 4098 m. Mi avviai il mattino del 27 febbraio, in una giornata fredda (-15° C.), ma così calma e piena di sole da far parer bugiardo il termometro. Si sale al passo per una valle tributaria a destra della valle Carbu, dapprima aperta, poi ristretta a gola, tra magnifici aghi, spire e guglie di roccie. Ne risaliamo obliquamente il fianco destro fino alla sua sommità, scavalchiamo la cresta, costeggiando poi la valletta

Ciorten e Muro Mani sulla via del Fotu La.

adiacente, per la quale si arriva al passo in brev' ora. Al sommo è un grosso ciorten mezzo rovinato. Il paesaggio, al solito, è completamente trasformato dalla veste invernale. D' estate il panorama è quello di un paesaggio lunare, tanto è brullo, desolato e senza traccia di vita.

Si scende a oriente del colle in un largo vallone, che va restringendosi più in basso. Ricompaiono, sempre più frequenti, i muri mani. Il sentiero corre al piede di un alto terrazzo di conglomerati tagliato a picco verso la valle, con una parete tutta scolpita a colonne, come canne d' organo. A valle, la vista è chiusa da uno sperone che s' inoltra da sinistra, con un grande ciorten al suo piede. Contornato l' angolo, ci appare ad un tratto uno scenario fantastico oltre ogni immaginazione. Per un tratto si stende dinanzi a noi il sentiero, costeggiato da lunghe file di ciorten, alti da due a cinque metri, disposti anche qua e là in doppie file, che si alternano con muri mani. Qualche centinaio di metri più innanzi, sul magnifico sfondo di monti