coperti di neve, si stende attraverso questo lato della valle come una quinta, formata da un gigantesco colonnato di pilastri di argilla e conglomerati, alti da cinquanta a sessanta metri, separati da strette e profonde fessure ; e su in alto, in cima ad esse, è il grande gonpa di Lamaiuru (m. 3426), una straordinaria accozzaglia di edifizi dalle mura grezze o intonacate di bianco, traversate da grandi striscie rosse, tra cui sporgono vari ciorten, alcuni grandissimi. Le case fanno ressa nello stretto spazio, e sporgono persino oltre l' orlo della parete, sorrette da travi che posano colle estremità al sommo dei pilastri. Negli stretti solchi fra le colonne sono scavate grotte, e
Angolo della Valle a monte di Lamaiuru.
si vedono muri e finestre di abitazioni costrutte a metà altezza, riposanti su travicelli incastrati di traverso fra pilastro e pilastro. Lamaiuru è la migliore dimostrazione della siccità della regione, perché tutto il basamento su cui è costrutto diventerebbe un mucchio di fango e pietre in poche stagioni di acquazzoni. Scaglionate su una china a gradini alla base della parete sono le case del paese, comprese in una tale folla di ciorten di tutte le dimensioni, di cappelle e santuari e di grandi cilindri da preci, che il villaggio ha tutto l' aspetto di un cimitero monumentale. Una lunga fila di monaci rossi che si stende in processione sulla neve fra i ciorten completa il quadro in modo perfetto.
Il monastero è formato, come al solito, dalle piccole casette dei monaci con vari edifizi maggiori, vaste camere buie affrescate con dipinti, contenenti le statue dei Buddha e Bodisatva e del fondatore leggendario del convento, un lama venuto da
IIIF Color HighRes
