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0219 Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1
ヒマラヤ、カラコルム、中国領トルキスタンへのイタリア科学派遣団の歴史(1913-1914) : vol.1
Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1 / 219 ページ(カラー画像)

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doi: 10.20676/00000174
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Finita la conquista, il Bàltistan ed il Làdak, come vedemmo innanzi, divennero provincie del nuovo regno di Giammu e Cashmir, costituitosi poco dopo ; e la delimitazione dei confini politici col Tibet e colle provincie inglesi di Spiti e Lahul, diede occasione ad altri Europei, inviati dal Governo dell' India, di recarsi e soggiornare nel Làdak (').

Sebbene il Làdak fosse divenuto un paese aperto a tutti, per molti anni pochi ne approfittarono. Il primo che vi ricomparve come privato viaggiatore fu il Roero di Cortanze, nel 1853, e ne diede nei suoi volumetti una descrizione vivace e piena di particolari interessanti.

Tre anni dopo vennero a Lè i fratelli Robert e Hermann Schlagintweit per recarsi a Khotàn, e nel viaggio di ritorno da esso (z).

Nel 1865 venne instaurato a Lè un commissario inglese permanente (nei mesi estivi) per proteggere il commercio fra 1' India ed il Turchestan dalle estorsioni dei funzionari del maharagia. Lo stesso anno vi passò senza fermarvisi W. H. Johnson, anch' egli diretto al Khotàn, per via diversa da quella seguita dai fratelli Schlagintweit.

Da ora in poi, il Làdak, piuttosto che méta, divenne un luogo di transito per i viaggiatori ed i geografi diretti più oltre. Così, nel 1867 e '68 vi passarono lo Shaw e lo Hayward, diretti a Iàrcand e Càshcar ; e successivamente, nel 1870 e nel 1873, le due missioni o meglio ambascierie comandate da Sir T. D. Forsyth, inviate dal Governo dell' India all' Atalìk Ghazi, allora sovrano del Turchestan Orientale. Fra i più illustri che vennero dopo, basterà far menzione di Sir Aurel Stein e di Sven Hedin.

Per sedici giorni dopo il mio arrivo a Lè, continuarono a giungere carovane recanti le provviste raccolte nel Bàltistan ed a Càrghil. Intanto mandavo innanzi il materiale insieme con quello già radunato a Lè, sebbene la stagione tuttora invernale creasse delle difficoltà che parvero in certi momenti insormontabili. Dirò in seguito particolarmente della via prescelta per passare dalla valle dell' Indo in quella dello Sciàiok, e su per essa fino al Caracorùm ; per ora basterà accennare che essa attraversa la catena del Làdak per il Ciang La, un valico alto 5600 m. s. m. ; onde le obiezioni e le proteste con cui venivano accolte le mie insistenze per un immediato trasporto di una tal mole di merce attraverso così eccelsi monti non apparivano sragionevoli. Ma la via da percorrere era troppo lunga, e il programma dei lavori da compiersi nel Caracorùm troppo grande, perchè si potessero perdere settimane e mesi ad aspettare la stagione più propizia.

Incominciai perciò a mandare tutti i carichi disponibili su per la valle dell' Indo a Cimre, un villaggio ai piedi del Ciang La. In alta montagna cadeva ogni giorno nuova neve, ed il passo non era valicabile neppure da uomini scarichi. Ma necessità

(I) Fra questi il Thomson, ed Henry Strachey, di cui ho citato i lavori, ed il Cunningham, al quale dobbiamo l' unica opera d' assieme che possediamo sul Làdak, pubblicata nel 1854. Vi sono anche molte notizie interessanti nel citato libro del Drew.

(2) H. SCHLAGINTWEIT, 1. c., vol. IV, pag. 203.

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