giallo, stretta alla vita da una cintura intessuta a striscie d' oro e d' argento ; calzari cinesi. A Lè abita una modestissima casetta, poveramente arredata ; ma possiede nel feudo rimastogli di Stok, sulle riva sinistra dell' Indo in faccia a Lè, un imponente palazzo, che sorge su una roccia e sembra uno dei grandi alberghi della nostra riviera. Fu fatto costruire verso il 1820 da Tsepal, l' ultimo re indipendente. Dentro
è disadorno e vuoto, salvo un tempietto o cappella arredata nel modo consueto, che contiene vari tanti di valore.
Ignoro se il re abbia conservato qualche diritto sul grande castello di Lè. E una massiccia costruzione, che ricorda le illustrazioni del Potala, il Vaticano di Lhasa, e fu edificata, come vedemmo, dal re Sengge, sul principio del secolo XVII. Dicesi che abbia sette o nove piani ; di fuori non se ne vedono che i quattro superiori, con larghe finestre e balconi verso mezzogiorno, sorgenti sopra un basamento di altissime mura a scarpa, dove non si apre che qualche feritoia. L' insieme ha aspetto imponente ; ma vi è un solo particolare architettonico di pregio, la porta, detta « porta dei leoni », per le teste ferine scolpite sotto 1' ancona, raffiguranti probabilmente la bestia araldica del fondatore, poichè in lingua tibetana
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