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0244 Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1
History of an Italian Science Expedition to Himalayas, Kharakhorum and Chinese Turkistan(1913-1914) : vol.1
Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1 / Page 244 (Color Image)

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[Photo] The front gate of the Sancar MonasteryIngresso al Monastero di Sancar.

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doi: 10.20676/00000174
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202   CAPITOLO SETTIMO

salutano curvandosi bassi e toccando insieme i vertici delle fronti, che è un saluto cerimonioso, ma da uguale a uguale. Di bellissimo effetto fu l' entrata delle donne, venute per le danze, che, giunte dinnanzi ai cusciok, si inginocchiarono tutte insieme in fila, prostrandosi a toccar la terra colla fronte tre e quattro volte. Del resto tutti si tengono a distanza rispettosa dagli incarnati, e indirizzando loro la parola si coprono la bocca con un lembo del vestito o colla mano, segno di gran rispetto in tutto

Ingresso al Monastero di Sancar.

l' oriente. Le feste consistettero nei soliti balli ladachi e in gare di tiro coli' arco, alle quali non disdegnava di prender parte anche il re. Agli invitati intanto veniva servito il the infuso all' europea, in belle tazze di porcellana cinese con sopporto e coperchio d' argento lavorato a sbalzo.

Anche in fuori di queste cerimonie, per dir così, ufficiali, in questa stagione (') tutto il popolo sembra essere in continua festa, e ad ogni ora del giorno, e molto

(') Probabilmente, le feste e cerimonie anniversarie, che nel Tibet hanno grande importanza per il loro numero e per la partecipazione di tutto il popolo, sono osservate anche nel Làdak. Ne dà l' elenco completo SARAT CHANDRA DAS (Ed. Rockhill, 1. c., pag. 261-265). Anche il Desideri (v. PUINI, 1. c., pag. 290 segg.) descrive le feste di Lhasa in varie ricorrenze del calendario; e un' ottima descrizione delle feste di capo d' anno a Lhasa è quella del P. Cassiano Beligatti da Macerata (prima metà del secolo XVIII) nella Relazione pubblicata da A. MAGNAGHI, Rivista Geogr. Ital., Vol. VIII, 1901, a pag. 250 e segg.

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