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0266 Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1
ヒマラヤ、カラコルム、中国領トルキスタンへのイタリア科学派遣団の歴史(1913-1914) : vol.1
Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1 / 266 ページ(カラー画像)

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doi: 10.20676/00000174
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224   CAPITOLO SETTIMO

edifizi che datano da epoche diverse. Dal cortile per lo spettacolo delle maschere si entra in un grande tempio col trono per il cusciok. Alla parete di fondo sono statue di divinità tantriche e pitture di grandi cerchi mistici coi settori occupati da divinità distribuite geometricamente. Al momento della nostra visita vi stavano ufficiando i monaci coperti da manti gialli con striscie rosse e con grandi berrettoni rossi in capo. Vi sono templi minori con altri idoli e lama divinizzati ed affreschi pregevoli. Alcune ciumó sono addette al servizio del monastero che conta però

appena una trentina di monaci.

Quasi in faccia allo sbocco del vallone di Cimre, sull' altra riva dell' Indo, si apre la piccola gola entro la quale è il monastero di Himis, il più grande di tutto il Làdak. Poco oltre l' ingresso della valletta, in una piccola macchia di pioppi, è un terrazzo su cui sorge un gruppo pittoresco di ciorten. Si oltrepassa un piccolo villaggio coi tetti delle case coperti di una foresta di rame da cui sventolano cenci multicolori, e poco dopo si arriva al lamastero, costruito sulla china ai piedi della parete precipitosa della valletta ; una cascata di case sovrapposte le une alle altre, le inferiori nascoste da file di pioppi e di salici. Il monastero, appiccicato alla parete montana, si confonde con essa, e non appare grande • come è realmente, nè ha l' aspetto pittoresco di tanti altri che sorgono sui vertici di qualche colle. Ho già detto che fu fondato fra il secolo XVI ed il XVII dal lama rosso Stagtsang Raspa, incarnato nel presente cusciok ('). Può contenere ottocento monaci. Al tempo del Cunningham (Z) ve n' erano centosessanta. A un centinaio di metri dal monastero è un cenobio femminile, che può allogare un centinaio di ciumó ; ma anch' esse sono molto ridotte di numero.

Himis è rinomato per le sue rappresentazioni sacre che han luogo ogni anno nell' estate, con grande magnificenza di costumi e' di scene, per celebrare l' anniversario della nascita di Padma Sambava, il padre del lamaismo tibetano. V' interviene gran folla di gente da tutto il Làdak ; e molti monaci e lama fin dal Tibet.

Himis ha ricche rendite dai larghi feudi ; ed è il solo gonpa in tutto il Làdak che abbia salvato i propri tesori dalle depredazioni e dai saccheggi degli eserciti Sikh Dogra, parteggiando per gli invasori e approvvigionandoli di viveri.

donne, cui regalava turchesi e coralli trafugati agli idoli nel tempio. I monaci disertarono il convento. Finalmente intervenne l' autorità del wazir che interdì al cusciok il soggiorno di Ticsè. Così, tre mesi appena dopo il suo arrivo, egli se ne partì per il Cashmir e l' India. Ritornò più tardi a Lè avendo smessa la tonaca, e prese a vivere nella casa d' un mussulmano. E un caso curioso di deviazione morale che sembra raro nel lamaismo, perchè non ne vidi mai descritti di simili nella letteratura.

(') ROERO di CORTANZE (1. c., Vol. II, p. 7) narra che il presente lamastero venne edificato tre secoli e mezzo fa per sostituire un altro più antico che andò quasi interamente distrutto da una frana, e del quale si scorgono ancora le rovine un mezzo chilometro più su nella valle. T. E. GORDON in The Roof of the World, Edinburgo, 1876, pag. 2, dà una tavola che illustra il monastero come l' avrebbe trovato nel 1873. Non è riconoscibile dall' aspetto presente ; ma devo dire che anche il disegno dei monti non corrisponde alla realtà.

(2) CUNNINGAM, 1, c., pag. 259.