国立情報学研究所 - ディジタル・シルクロード・プロジェクト
『東洋文庫所蔵』貴重書デジタルアーカイブ

> > > >
カラー New!IIIFカラー高解像度 白黒高解像度 PDF   日本語 English
0280 Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1
ヒマラヤ、カラコルム、中国領トルキスタンへのイタリア科学派遣団の歴史(1913-1914) : vol.1
Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1 / 280 ページ(カラー画像)

New!引用情報

doi: 10.20676/00000174
引用形式選択: Chicago | APA | Harvard | IEEE

OCR読み取り結果

 

236   CAPITOLO SETTIMO

Il cusciok inoltre negò nel modo più perentorio e per iscritto che esistano a Himis libri manoscritti tibetani riferentisi a Gesù Cristo o che ne facciano in alcun modo menzione.

A giustificare questa digressione, devo dire che fino ad ora il libro del Notovich, che era arrivato nel 1900 alla nona edizione, non era stato sottoposto alla critica da alcun viaggiatore. Molto più se ne potrebbe dire ; ma penso che anche le poche osservazioni che ho fatto nel capitolo III e in queste pagine, bastino a far giudicare della credibilità dell' argomento fondamentale. Oltre agli sbagli materiali, come di far passare 1' Indo a Ravalpindi, e la catena dell' Himàlaia fra 1' India ed il Cashmir, il libro è pieno zeppo di inverosimiglianze, di deviazioni dal vero e di errori, ed ha tutti i caratteri di una mistificazione, che non meritava davvero l' onore d' esser discusso da un dotto come Max Müller (che il Notovich scrive Muller), e neppure d' altra parte le persecuzioni del sinodo russo e 1' esilio dell' autore.

Il solo Dainelli si spinse su per la valle dell' Indo oltre Himis, e ne dirà nei capitoli che seguono. A me non resta che chiudere queste note sul Làdak e su Lè con pochi altri appunti generali.

Il clima di Lè è forse anche più arido di quello di Scardu (1). Fra i primi giorni di marzo e la metà di maggio vi fu appena qualche scarsa caduta di neve nella valle, sempre di notte, che nelle prime ore del mattino spariva senza lasciar traccia d' umido sul terreno. Invece erano relativamente frequenti le nevicate sui monti. Il cielo era quasi sempre velato da sottili vapori, e questa mancanza di trasparenza nell' atmosfera impedì di raccogliere una serie regolare di osservazioni pireliometriche (misure della radiazione solare) (2).

Dopo il marzo, la temperatura andò gradatamente crescendo, ed il lembo inferiore delle nevi sui monti retrocedette a poco a poco. Già verso la metà d' aprile l' aria aveva un sapore nettamente primaverile, mentre si iniziano i lavori nei campi, l' aratura, il trasporto di terra e di concime. Le donne prendon parte attiva alle fatiche agricole cogli uomini, e cantano insieme lunghe nenie o brevi ritornelli cadenzati.

La stagione non era propizia per giudicare delle colture. Ma da quel che ne vidi nell' autunno del 1909, posso dire che coltivano nel modo più primitivo. Fra

  1. Secondo HENRY STRACHEY (I. c., pag. 67), si può dire che nel Làdak non piova mai. La neve vi cade non in fiocchi, ma in granuli minuti, senza apparenza cristallina, e generalmente solo di notte, fra le 24 ed il levar del sole. La rugiada, la brina, la gragnuola, vi sono sconosciute. E, come in tutta la regione a nord dell' Himàlaia, non vi sono fenomeni elettrici sensibili nell' atmosfera, nè lampi, nè tuoni. Vedi anche su quest' argomento il mio Karakorum, a pag. 392.

  2. Altri prima di noi ebbero le loro ricerche ostacolate da cotesta causa. Il direttore del Dipartimento Meteorologico dell' India, G. T. Walker, ci informò di una serie di misure di radiazione solare eseguite a Lè coll' attinometro di Balfour Stuart per un periodo di due anni (1884-85). Le osservazioni furono spesso interrotte da nubi; tanto che in certi mesi non fu possibile raccogliere una sola serie di osservazioni per un giorno intiero ; inoltre, anche quando non v' erano nubi, la leggera velatura che di regola impallidiva il cielo, doveva certamente assorbire una parte considerevole del calore solare.