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『東洋文庫所蔵』貴重書デジタルアーカイブ

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0303 Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1
ヒマラヤ、カラコルム、中国領トルキスタンへのイタリア科学派遣団の歴史(1913-1914) : vol.1
Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1 / 303 ページ(カラー画像)

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doi: 10.20676/00000174
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FRA BALTISTAN E LADAK   259

specie di cornice, delle testate di travi anche esse rozzamente scolpite : teste di uomini e grifi di mostri boccheggianti. Poi, più nulla : ma un intrigo di scalette oscure, di sale grandiose, di piccoli passaggi pieni di mistero, di granai spaziosi, di microscopiche stanzette, di verande largamente aperte, che si intravede soltanto, perchè i muri le scale i soffitti, tutto è cadente, tutto minaccia una immediata rovina.

Una lunga storia si ricollega al castello di Ciktàn : di lotte, di vittorie e di sconfitte. Ma non l' ho potuta tutta ricostruire. Otto o nove cento anni addietro, — trenta generazioni fa, — venne nella regione, dalla lontana Ghilghìt sua patria, Testa Khan, che diventò gran signore di gran parte del Purìg : Sod, presso a Càrghil, fu la sede del suo principato. Ma la sua signoria, dopo undici generazioni, fu divisa fra due fratelli : uno rimase principe di Sod, l'altro ebbe il potere a Ciktàn ; successivamente, da questo si staccò il minore dominio di Jogma Carbu, del cui ultimo discendente sono stato ospite nelle mie escursioni. Ma col tempo le due dinastie principali vennero in guerra feroce tra di loro : Ciktàn, verso il 1600, chiamò in soccorso Giamiàng Namghiàl, sovrano del Ladàk; Sod invocò l'aiuto di All Scer Khan, ràgia di Càpalu. Il re ladaco venne, conquistò il principato di Pocàr (Mulbà), quello di Cartse nella valle Suru, quello di Bot Carbu ; ma poi fu sconfitto da All Scer Khan e fatto prigioniero. La pace fu saldata con un matrimonio tra il re ladaco ed una figlia del ràgia baltì.

Questo è l'episodio più importante che si è svolto attorno al castello di Ciktàn. Ma interessante è il fatto che tutti questi piccoli principi della regione del Purìg sieno dardi, provenienti dalla regione di Ghilghìt : come i ràgia del Baltistàn, e come gli altri che ebbero potere lungo l' Indo, nella parte più occidentale del Ladàk. Ma il loro arrivo nella regione, secondo le tradizioni indigene, è stato posteriore a quello della popolazione darda che, per le condizioni speciali che ho detto, ha conservato ancora inalterati i suoi caratteri etnici e differenti anche, almeno in parte, i proprï costumi.

La mia escursione, così rapida e così interessante non ostante l'ostacolo che mi veniva dal denso ricoprimento nevoso, si chiuse a Càrghil, dove ritrovai il grosso della spedizione : il Dott. De Filippi ne era già partito con carovana di rifornimenti per la campagna estiva ; vi erano però tutti i compagni, intenti ad una delle loro serie di osservazioni di fisica terrestre.

Molta neve anche a Càrghil: sul terreno e dal cielo. Impossibilità di far gite nei pochi giorni che vi rimasi (28 febbraio - 4 marzo). Su l'andamento dei diversi terreni geologici tutto attorno al bacino mi diceva, però, già abbastanza quello che avevo osservato nei giorni precedenti e la particolare morfologia propria di ciascuno di essi : masse di granito, rocce verdi eruttive, scisti terziari, ognuno aveva i suoi caratteri speciali, e si poteva quasi delimitarli dalle finestre del bàngalo, mentre di