国立情報学研究所 - ディジタル・シルクロード・プロジェクト
『東洋文庫所蔵』貴重書デジタルアーカイブ

> > > >
カラー New!IIIFカラー高解像度 白黒高解像度 PDF   日本語 English
0304 Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1
ヒマラヤ、カラコルム、中国領トルキスタンへのイタリア科学派遣団の歴史(1913-1914) : vol.1
Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1 / 304 ページ(カラー画像)

New!引用情報

doi: 10.20676/00000174
引用形式選択: Chicago | APA | Harvard | IEEE

OCR読み取り結果

 

260   CAPITOLO OTTAVO

fuori la neve imperversava. Quanto alle grandi terrazze del bacino, — che hanno attirato l'attenzione di tutti i precedenti viaggiatori, senza però che questi abbiano saputo rettamente interpretarle, — nelle due traversate che ne feci potei, — dalle rapide scarpate laterali, sgombre di neve, — trarne elementi di conferma per quanto ero venuto ricostruendo della storia geologica recente della regione, quando cioè questa fu sottoposta alle grandiose manifestazioni del Periodo Glaciale : dirò soltanto che fin qui, in un certo momento, si estese il grande lago dell' Indo, la cui origine ho indicato esser dovuta ad un gigantesco sbarramento presso Cazzura sotto a

Scardu.

Càrghil d'altra parte non presenta nessuno speciale interesse, non ostante la sua attuale importanza. Il vecchio centro, la vecchia residenza dei principotti feudali, è nella valletta laterale di Sod, fuori cioè dalla principale via delle comunicazioni. Giù lungo i fiumi, — il Suru ed il Vuaccà, che qui confluiscono, — sono numerosi ma piccoli nuclei di villaggi agricoli. Il centro attuale, — col forte dogra, il bazàr primitivo, i bàngalo, i serai, le case del governo, i magazzini, — è ampiamente disperso lungo il Suru, ma in specie lungo la sua riva sinistra prima della confluenza. Non dà un' idea di un centro vero e proprio, con una qualche continuità del suo abitato, ed è poi troppo moderno, perchè possa presentare un qualche interesse. Importante, però, senza dubbio, perchè Càrghil, al piede, — si può dire, — del versante settentrionale dello Zogi-la, l' unico valico himalajano, si trova là dove la via carovaniera si biforca : da un lato, giù per l' Indo, verso tutto il Baltistàn, dall' altro, su per il gran fiume, verso il Ladàk, il Tibet di Lasa ed il Turchestàn Cinese. Costituisce dunque una tappa importante lungo la unica via che il commercio abbia tra il mondo indiano e l'Asia Centrale. Tutto però è moderno, e, d'altra parte, quando io vi feci la mia breve fermata, eravamo ancora in piena stagione invernale e mancava qualsiasi movimento di carovane: fuor che delle nostre.

Era mia intenzione risalire il Suru, e poi per alcuni valichi elevati raggiungere di nuovo la valle di Bot Carbu e la carovaniera consueta verso Le ; ma le notizie che si ebbe intorno allo stato delle nevi mi convinsero che era pazzesco tentare di svolgere un simile programma. Il mio lavoro si dovè dunque limitare al rilievo di qualche casa, tanto per accrescere la serie dei documenti che ero venuto raccogliendo sopra questo elemento essenziale della vita indigena, ed alle solite misure antropologiche. Ma la forzata clausura mi faceva desiderare, ancora più, di rimettermi in cammino verso il Ladàk, dove mi aspettavano osservazioni e sensazioni nuove : dovevo cioè penetrare proprio addentro al mondo buddista e avvicinarmi al paesaggio degli altipiani tibetani.

Tanto era grande questa specie di impazienza, che non aspettai nemmeno il termine delle osservazioni dei compagni, ma lasciai, anche prima, Càrghil per venirmene con calma a Lamajuru (4-7 marzo) in quattro tappe ; ciò servì anche alla economia generale della spedizione, perchè oltre alla mia solita carovana leggera, me ne portai avanti un' altra con parte delle impedimenta di tutta la compagnia.