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0317 Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1
History of an Italian Science Expedition to Himalayas, Kharakhorum and Chinese Turkistan(1913-1914) : vol.1
Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1 / Page 317 (Color Image)

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doi: 10.20676/00000174
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ESCURSIONI NEL LADAK   273

lago Pàncong trovai del tutto gelato, ma non ebbi occasione di valermi della ampia via eh' esso mi avrebbe offerto : le rive erano quasi completamente spoglie di neve. Molta neve, invece, rese alquanto faticosa la traversata del Ciàng-la (oltre i 5000 metri di altezza) nella via di ritorno verso Le. Ma avevo abbastanza esperienza alpinistica, ed anche, ormai, abbastanza esperienza locale, per non lasciarmi spaventare da difficoltà, che vedo maggiori adesso nel ricordo, che non allora mentre mi si presentavano, spesso imprevedute. Tutta la escursione si svolse, dunque, secondo il mio programma : merito, molto, degli uomini che mi seguivano con una fedeltà incondizionata.

Aggiungerò che avevo limitato il peso della carovana, — più una carovana è leggera, e più essa ha di mobilità, — non portando di viveri che lo stretto necessario, come pasta e riso per la minestra, caffè e the, condimenti, poche conserve dolci e pochi biscotti. Per tutto il resto dovevano soccorrere le risorse del paese : ed anche questo, da che mondo è mondo, è buona regola di guerra ! In pratica, le risorse del paese furono in gran parte, insperatamente, sotto forma di caccia. Dico insperatamente, perchè la regione, ed in specie il versante del Caracorùm, offre, sì, grossa selvaggina, — come stambecchi, specie di muffloni ed altri ruminanti, — ma chi voglia farne preda, deve rinunciare ad ogni altro scopo e adattarsi soltanto alle sottigliezze e alle fatiche di una caccia d' alta montagna : spesso per rientrare, la sera, al campo, senza neanche un trofeo. D' altra parte, in tutte le escursioni precedenti non mi era capitato di osservare la presenza di uccellame : si parla di galli di montagna, ma, per quanto la stagione invernale avesse dovuto farli scendere in basso, non ne vidi nessuno. Invece, in questa mia presente escursione fui assai più fortunato. Già poco dopo la partenza da Le, i campi sgombri di nevi per i primi tepori primaverili nel fondo della valle, adunavano spesso dei grandi voli di colombi, nei quali era facile fare con un sol colpo la necessaria provvista di viveri per tutta la giornata. E così fu lungo tutto l' Indo, finchè fui in zona abitata, e quindi coltivata. Ma penetrato poi nell' altipiano delle Rùpsciu, la piccola cacciagione divenne insolitamente abbondante. Nella valle Puga, infatti, — la quale scende all' Indo dall' altipiano, — sono numerose sorgenti : una fredda, abbondantissima, l' unica, anzi, che abbia incontrato in tutte le mie escursioni, e molte calde, queste pure abbondanti. E l' acqua, per la sua temperatura, divaga lentamente, senza gelare, nel fondo pianeggiante della valle, formando piccoli ristagni. Ebbene, io non ho mai veduto, concentrata in spazio cosi limitato, una così abbondante popolazione di volatili : uccelli acquatici d' ogni specie, grandi e piccoli, che volteggiavano a stormi, per poi gettarsi nelle acque tepide e calme. L' uomo, che nella mia carovana era addetto alla... requisizione dei viveri, ne fece strage, ed il freddo assai intenso ne permetteva la conservazione per molti giorni. Sulle Rùpsciu infine, — che sembrano particolarmente abbondanti di selvaggina : vi vidi anche gli asini selvatici, — erano frequenti anche

le lepri, e veramente deliziose.

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