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『東洋文庫所蔵』貴重書デジタルアーカイブ

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0341 Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1
ヒマラヤ、カラコルム、中国領トルキスタンへのイタリア科学派遣団の歴史(1913-1914) : vol.1
Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1 / 341 ページ(カラー画像)

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doi: 10.20676/00000174
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DA LE ALL' ALTIPIANO DEPSANG   297

Tuttavia, nell' estate del 1821 egli fece una escursione nella valle Nubra, traversando la catena del Làdak per il Lasvon La nell' andata, per il Cardong La nel ritorno. Nel tardo autunno dello stesso anno valicò di nuovo i monti per il Ciang La, già coperto di neve alta. Insieme col Trebek visitò il lago Pàncong, di dove tornarono all' Indo per vie diverse : il Moorcroft per il Tato La (all' estremità meridionale del lago), il Trebek per il Ciang La, il 9 dicembre ('). Anche il Vigne, quindici anni dopo, si recò nella valle Nubra traversando probabilmente i passi Cardong e Lasvon (u).

Solamente nel 1848 riuscì ad un Europeo di arrivare fino al famoso passo Caracorùm, e fu il Dott. Thomson. Già l' anno precedente egli era passato per il Lasvon La dalla valle dell' Indo in quella dello Sciàiok, seguendo poi quest' ultima in discesa fino al suo sbocco nell' Indo. Tornato a Lè nel '48, si recò a Nubra per il Cardong La, spingendosi fino al passo Caracorùm, e ci diede la prima descrizione particolareggiata di questa via (3). Vennero dopo, nel luglio del 1856, i fratelli Hermann e Robert Schlagintweit, che pervennero anch' essi per la stessa via al passo Caracorùm, e furono i primi Europei ad attraversarlo, recandosi nel Khotan. Nell' anno successivo, il terzo fratello Adolf percorse per primo la via del Ciang Cemmo e degli altipiani, scendendo nel Turchestan, e riuscì a spingersi fino alle porte di Càshgar, dove cadde vittima del fanatismo di un soldato di ventura (4).

Come si vede, i viaggi verso il Turchestan sono tuttavia molto rari e divisi da lunghi intervalli. Otto anni dopo gli Schlagintweit (nel 1864), W. H. Johnson, del-Ufficio Trigonometrico Indiano (di poi funzionario del maharagia nel Làdak), esplorò

l' altipiano Lingzi Tang, le adiacenze del valico Caracorùm e l'alta valle Sciàiok (i). Egli ritornò nella regione l' anno successivo, e traversò le catene per recarsi nel Khotan, e percorse nell' andare la via del Ciang La, del Ciang Cemmo e degli altipiani, e nel ritorno quella del passo Caracorùm, della valle Nubra e del Cardong La.

I dati topografici da lui raccolti formarono la base della rappresentazione cartografica

(I) vedi MooRCROFT, 1, c., Vol. I, pag. 396, 427, 432 e 450.

  1. VIGNE, 1. c., 358 e 369. La descrizione del Vigne non permette di identificare con sicurezza i

passi traversati.

  1. THOMSON, 1. c., pag. 187 e 396.

(1) SCHLAGINTWEIT, I. c., Vol. IV, pag. 12 e 229.

Per la storia dei valichi della catena del Làdak, è da intercalare qui la traversata del Ciang La del Cap. H. H. Godwin Austen, nel 1863, nel corso di una campagna topografica nel distretto del lago

Pàncong. (Vedi Jour. Roy. Geog. Soc., Vol. XXXVII, 1867, pag. 344). Nello stesso anno, l' Uff. Trig.

dell' India inviava un topografo indiano a fare il rilevamento della via fra Lè e Iàrcand, per il Cardong La e la Valle Nubra. Egli morì sulla via del ritorno nell' anno successivo ; ma le sue osservazioni non andarono perdute (vedi T. G. MONTGOMERIE, On the Geographical Position of Yarkand ecc., Jour. Roy.

Geog. Soc. Vol. XXXVI, 1886, pag. 157 segg.).

(') Vedi il resoconto di questa campagna nel Vol. VII dei Synopsis of Results del Trig. Survey

of India, pag. XXXVII. Il passo traversato dal Johnson nella catena del Làdak non è indicato.

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