国立情報学研究所 - ディジタル・シルクロード・プロジェクト
『東洋文庫所蔵』貴重書デジタルアーカイブ

> > > >
カラー New!IIIFカラー高解像度 白黒高解像度 PDF   日本語 English
0368 Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1
ヒマラヤ、カラコルム、中国領トルキスタンへのイタリア科学派遣団の歴史(1913-1914) : vol.1
Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1 / 368 ページ(カラー画像)

New!引用情報

doi: 10.20676/00000174
引用形式選択: Chicago | APA | Harvard | IEEE

OCR読み取り結果

 

320   CAPITOLO DECIMO

conglomerati regolarmente curvi l' un verso l' altro, alti 20-25 metri, lunghi 50-60, che posano sul suolo piatto della valle principale, e subito al di là mettiamo il campo. Il luogo si chiama Burtzè Jokmà, o « Burtzè inferiore » (ve n' è un altro più sopra). I portatori, appena giunti e deposto il carico, si sparpagliano su per le chine di detriti a strappare i radi ciuffi di burtzè che fan rotolare giù al piano per la loro e la nostra cucina, e per dar a rosicchiare ai cavalli. Non y' è alcuna traccia di altra

vegetazione.

La carovaniera che percorriamo è forse la più crudele e la più micidiale via di traffico che esista al mondo. L' ultima tappa che abbiamo percorsa e tutte quelle che succederanno, fino a che scenderemo nelle oasi dell' Asia Centrale, sono cosparse dei resti delle vittime di questa natura inumana. Tutta la via è segnata da una doppia fila di ossami e di cadaveri di animali, in ogni stadio di decomposizione ; e ve n' è una cintura attorno ad ogni luogo di campo. Fra i resti dei cavalli si notano di quando in quando le ossa più grandi di qualche cammello. Alcuni corpi sono smembrati, cogli arti dispersi ; altri sono interi, in parte mummificati, grazie al clima asciutto e freddo, coperti ancora della pelle col suo pelo, e paion di animali morti pur ora, finchè, avvicinandosi, si vede che sono carcasse vuote di visceri. Giacciono in ogni posa : le gambe distese stecchite, il capo esteso in attitudine di sofferenza straziante, le labbra secche e retratte che mostrano i grandi incisivi, le occhiaie vuote. Di questa stagione non si vede alcun avvoltoio, e non vi sono che pochi corvi : crescerano di numero nell' estate, quando, col traffico intensificato, aumenterà il bottino ; e le loro macchie nere svolazzanti e affaccendate attorno ad un corpo, segnalano allora di lontano una vittima recente.

Fra i pascoli della valle Nubra e quelli magrissimi della valle Caracàsh, di là della catena Cuen Lun, sono almeno dieci giorni di viaggio, in cui gli animali non trovano cibo affatto, e devono traversare il Sassir La, di 5364 m., 1' altipiano Dèpsang, di 5400 m., il Passo Caracorùm di 5574 m., ed il Suget di 5367 m. I mercanti non possono recar con sè di che alimentare le bestie da soma, perchè ogni cavallo porterebbe appena il proprio vitto e non rimarrebbe alcun margine per le merci. È incredibile che duri l' affluenza delle carovane e che possa fiorire il commercio tra popoli divisi da così formidabili ostacoli. Il Forsyth scriveva nel 1868 che i mercanti devon condur con sè tre cavalli di riserva per ogni carico, e che un quarto di animali muore per via. Il nolo di un cavallo fra il Turchestan e Lé era a quei tempi di 42-50 rupie ('), ed era salito nel 2914 fino a 60 rupie ed oltre, corrispondenti all' incirca al prezzo d' acquisto dell' animale. Eppure il traffico continua, sebbene ridotto, anche d' inverno, quando il clima sugli altipiani diventa veramente artico. Sven Hedin, nel dicembre del 1907, incontrò nell' alta valle Sciàiok un buon numero di carovane, col trasporto decimato, e la via era seminata di merci abban-

(I) Vedi lettera del FORSYTH nei Proc. R. G. S., Vol. XIII, 1878, pag. 13.