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0378 Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1
History of an Italian Science Expedition to Himalayas, Kharakhorum and Chinese Turkistan(1913-1914) : vol.1
Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1 / Page 378 (Color Image)

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[Photo] A type of moss called Arenaria Polytricoides in the Depsang PlateauArenaria polytricoides dell'Altipiano Dèpsang.

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doi: 10.20676/00000174
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328   CAPITOLO UNDECIMO

A malgrado della grande altezza, dai 5300 ai 5500 m. s. m., e della latitudine relativamente elevata (35° 15' lat. Nord ; all' incirca quella dell' isola di Creta), ogni vegetazione non è cessata sull' altipiano ('). Ma che vegetazione ! Qua e là sul suolo di minuti detriti misti a ciottoli, di preferenza lungo i pendii delle ondulazioni, sono cosparse certe spesse zolle circolari, quasi emisferiche, di colore verde-giallognolo, d' una pianta che a prima vista ha tutto l' aspetto di un muschio ; ma che, più tardi nella stagione, si rivela come una fanerogama, ricoprendosi di minuti fiorellini bianchi. Crescono dal centro verso la periferia, e, dove sono più fitte, si fon

dono spesso tra loro in zolle maggiori, mammellonate. Nelle più grandi e più vecchie il centro muore e si dissecca, formando una macchia bruna circondata dalla corona verdognola della pianta vivace, e prendon l' aspetto di una ulcerazione, e sembrano come una malattia, una lebbra del terreno (k). Fa specie di non trovare alcuna traccia di muschi o di licheni. Qualche altra pianticella, rada e di due o tre specie al più, cresce sulle sponde del torrente presso il campo ; ma nelle vallette che solcano le scarpate dell' altipiano, per-

corse da rivoletti, vi sono vere macchie d' erba, come tappetti smeraldini gettati sulle arene, che nella breve stagione si coprono di fioretti. Per esse vagarono in quell' estate le nostre pecore e se ne sostentano anche grossi branchi di antilopi, e più rari e meno numerosi gruppi di gazzelle. Ma sull' altipiano e nelle vicinanze, delle une e delle altre, non y' erano che le femmine, la maggior parte coi piccoli, cosicchè la caccia era preclusa (').

  1. RICHARD STRACHEY in Jour. Roy. Geo. Society, Vol. XXI, 1851, pag. 77 pone appunto il limite della vegetazione nel Làdak fra i 5000 ed i 5500 m. s. m.

  2. Vari autori hanno descritto la pianticella con caratteri concordi, ma dandole nomi diversi. L' Henderson, botanico della prima missione Forsyth, la chiama Arenaria musciformis. Secondo il THOMSON è una Alsine (cariofillea) e R. STRACHEY la nomina Lacospermum rupifragum. Il Prof. PAMPANINI l' ha classificata come Arenaria polytrichoides Edgew.

  3. L' antilope tibetana è la Pantholops Hodgsonii. Il BOWER (Diary of a Journey across Tibet, Londra 1894, pag. 287) informa che raramente scende sotto i 5000 m. Anch' egli nota che d' estate i sessi si separano ed occupano zone diverse del terreno, ed osservò che sul versante meridionale del Caracorùm non si trovano che le femmine ; sul settentrionale i maschi. A stagione avanzata, nell' agosto, notammo che i branchi delle antilopi scorti sull' altipiano, erano tutti diretti a nord, verso il Caracorùm, forse per riunirsi ai maschi. La gazzella tibetana (G. picticaudata), è molto più piccola dell' antilope, e meno numerosa, ma più largamente distribuita.

Arenaria polytricoides dell' Altipiano Dèpsang.