国立情報学研究所 - ディジタル・シルクロード・プロジェクト
『東洋文庫所蔵』貴重書デジタルアーカイブ

> > > >
カラー New!IIIFカラー高解像度 白黒高解像度 PDF   日本語 English
0381 Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1
ヒマラヤ、カラコルム、中国領トルキスタンへのイタリア科学派遣団の歴史(1913-1914) : vol.1
Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1 / 381 ページ(カラー画像)

New!引用情報

doi: 10.20676/00000174
引用形式選択: Chicago | APA | Harvard | IEEE

OCR読み取り結果

 

L' ALTIPIANO DEPSANG

329

Vedemmo anche talvolta qualche piccione, inattesa selvaggina a queste altezze ; ed una volta due uccelli acquatici di passo ; ma non mai stormi di migratori. In fuori di questi visitatori casuali, i soli veri abitatori di queste plaghe sono i grossi corvi ; anch' essi però non molto numerosi, intenti sempre alla loro funebre bisogna di denudare gli scheletri degli animali lasciati indietro dalle carovane. Con nostra sorpresa, non vedemmo affatto avvoltoi, che pur son usi librarsi a grandi altezze.

Il nostro campo base era messo a 5362 m. s. m., sulla riva sinistra del ramo Occidentale del torrente che traversa l' altipiano da Ovest a Est, presso a poco a metà del suo percorso. Le tende erano disposte in gruppi. V' era il quartiere europeo, colle nostre tende di abitazione, e quelle degli apparecchi gravimetrici, della stazione astronomica e magnetica, della radiotelegrafia, una tenda di riunione per gli studi ed i calcoli delle osservazioni, ed una a veranda per i pasti. Sul dosso a Nord del campo era montata la capanna meteorologica, la tenda per la pireliometria e un' altra per i barometri ed altri strumenti. Accanto al nostro campo era il deposito delle provviste, riparato da copertoni. Dall' altro lato, il gruppo delle tende dei servi e della cucina; più in là quelle dei topografi, dei gurca e dei portatori. L' insieme formava un piccolo villaggio di nomadi, come l' altipiano non l' aveva mai veduto prima d' allora. Perchè, sebbene in tempi remoti vi fossero passate anche turbe di invasori (tra cui forse, nel secolo XVI, l' esercito mòngolo di Sultaan Said che dicesi noverasse 5000 uomini (') ), nessuno certo prima di noi aveva scelto il sommo dell' altipiano per soggiornarvi, od anche solo per farvi sosta temporanea, se non costretto dalla necessità.

In compenso, nei mesi estivi, l' andirivieni delle carovane è incessante, e da far stupire. La prima della stagione, proveniente da Sàngiu, sulla via di Iàrcand, passò il 28 giugno ; poi crebbero subito di frequenza e di numero, e nel luglio ne passavano fin quattro in un giorno, quasi tutte dirette dall' Asia Centrale verso Lè ; i Ladachi rimangono di solito a trafficare a casa loro. Le carovane sono di tutte le dimensioni : piccoli gruppi di tre, quattro uomini con cinque, sei animali, e grosse comitive con quaranta e più bestie da soma : gli uomini a piedi, o a cavalcioni di asinelli, i mercanti più facoltosi montati su cavalli bardati con scomodissime selle fortemente incavate, staffe appese a cinghie di stoffa che sono un groviglio di nodi, e brevi redini che si riuniscono in un unico capo di fune. Qualche rara carovana è formata da cammelli, che probabilmente vengono cambiati con cavalli di Nubra ai piedi del colle Sassir, per la traversata dei ghiacciai.

Le carovane di mercanti si alternano con quelle di pellegrini che vanno alla Mecca, provenienti da Khotàn, da Iàrcand, da Càshgar e da più lontano. Ne fanno parte uomini maturi e vecchi venerandi dalle lunghe barbe candide, e anche donne velate, con qualche bimbo, montate su asinelli ; e ve ne sono che compiono il secondo e il terzo pellegrinaggio, lunghissimo e costoso viaggio dal Turchestan a Lè, poi a Sri-

(') Vedi capitolo III, pag. 50.

42