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『東洋文庫所蔵』貴重書デジタルアーカイブ

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0440 Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1
ヒマラヤ、カラコルム、中国領トルキスタンへのイタリア科学派遣団の歴史(1913-1914) : vol.1
Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1 / 440 ページ(カラー画像)

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doi: 10.20676/00000174
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368   CAPITOLO TREDICESIMO

elevata zolla della Terra, noi passavamo continuamente a quelle che l' hanno poi modellata. E la valle dello Sciàiok, anche per questi argomenti, più propriamente morfologici, si presentava quanto mai istruttiva.

Anche qui, come in tutta la regione, i tratti essenziali del rilievo appaiono modellati dai ghiacciai del Periodo Glaciale. Anzi qui, più che altrove, è sviluppato un carattere che nelle nostre montagne ha esempi che adesso mi sembrano quasi microscopici e nel resto della regione himalajana da me percorsa mi erano sembrati già grandiosi : voglio dire dei rilievi rocciosi che sorgono, isolati e più o meno arrotondati nelle loro superfici, dal fondo delle valli, come prodotto della ineguale e irregolare azione erosiva esercitata dalle potenti masse degli antichi ghiacciai. Nella valle dell' Indo tra il bacino di Scardu fino al Cachiùm, in quella del basso e del medio Sciàiok, in quella del Dras, — da per tutto, si può dire, — ho osservato questi grandi rilievi intravallivi. Ma qui, nell' alto Sciàiok, ve ne ha di immensi, in ispecie nella zona sotto Cataclìk, e dividono la valle complessiva in due' grandi valli parallele, delle quali però una più profonda perchè poi percorsa ed incisa dal fiume, l' altra invece senza acque correnti, abbandonata, e come morta. E con queste forme caratteristiche, tante altre, ugualmente interessanti, si collegano. Poi vi sono grandi depositi morenici, allo sbocco di valli laterali, accumulati in un periodo più recente, quando la potente colata di ghiaccio della valle laterale si era già ritratta verso i suoi alti bacini di raccoglimento. Poi, di un tempo anche più vicino a noi, sono immense conoidi, espanse col ventaglio regolare delle loro alluvioni, e successivamente erose dalle acque selvaggie del fiume. Tutta una storia è racchiusa anche qui, in questi documenti.

Da Chisìl Langùr una breve tappa conduce sulle Dèpsang. Spettacolo maraviglioso : siamo a circa 5400 metri di altezza, ma sopra un piano perfettamente livellato, fatto di sabbie e di ciottoli sottili. Verso Oriente si inalzano poche creste di roccia nuda : in quella direzione si aprono i grandi altipiani tibetani. Verso Occidente si vedono grandi cime nevose : da questa parte s' inizia la catena del Caracorùm. Siamo al limite fra due mondi diversi.

Sulle Dèpsang fu posto il campo base della spedizione. Però noi due, geologi e geografi, non avevamo nessuna ragione di interesse scientifico che ci potesse trattenere su quell' estrema avanguardia degli altipiani tibetani. Poche brevi gite ce la fecero subito conoscere nella sua costituzione e nei suoi caratteri ; e d' altra parte niente poteva indurci a rinunciare a quel programma di ricerche estensive che avevo applicato fin dall' inizio del viaggio, e che appariva particolarmente consiliabile qui sulle Dèpsang. Per le Dèpsang infatti passa l' unica carovaniera che unisce il mondo indiano al Turchestàn ; ma di qua e di là della sua tenue traccia, — battuta dalle carovane e segnata dagli innumerevoli scheletri degli animali vinti dalla grande ele-