国立情報学研究所 - ディジタル・シルクロード・プロジェクト
| |||||||||
|
Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1 | |
ヒマラヤ、カラコルム、中国領トルキスタンへのイタリア科学派遣団の歴史(1913-1914) : vol.1 |
凍結したカラカシュ川Il Caracàsh gelato. |
ATTORNO AL CARACORUM 373
Facemmo due campi nella valle del Cip-ciàk. È una valle ampia, alluvionata, dal fondo dolcemente inclinato, limitata da mediocri creste rocciose, che solo eccezionalmente portano qualche ghiacciaietto. La impressione che si riceve, — quando si astragga da ogni nostra conoscenza, — si è quella di essere in un paesaggio di colline : colline non dolci, anzi un po' aspre nelle forme, ma colline comunque. E siamo sempre fra i 5000 e i 5500 metri. E che queste valli non sono che ampie doccie
incise nell' altipiano : la uniformità primitiva di questo non ha avuto che un semplice inizio di incisione e di scultura. E valli strane, poi, esse sono. Dopo il secondo campo lungo il Cip-ciàk, — le cui acque non affiorano quasi mai, ma scorrono dentro le ampie alluvioni del fondo, — abbiamo proseguito il cammino verso Oriente, guidati sempre dalla stessa doccia valliva. Ma ad un certo momento si è visto l' acqua affiorare di tra i ciottoli delle alluvioni, e scorrere non più in senso opposto a quello del nostro cammino ma nella nostra stessa direzione. Avevamo dunque superato lo spartiacque, eravamo passati da un bacino idrografico ad un altro senza nemmeno accorgercene. E questo è il carattere, si può dire, delle valli principali di questi altipiani tibetani : che non hanno la loro origine in una cresta montuosa, in una sella, in un valico roccioso, ma in un piano alluvionale. E tanto è realmente piano, che alle volte, — se non ci aiuta il corso delle acque affioranti, — non sappiamo in
Il Caracàsh gelato.
Neg. Dainelli
|
Copyright (C) 2003-2019
National Institute of Informatics(国立情報学研究所)
and
The Toyo Bunko(東洋文庫). All Rights Reserved.
本ウェブサイトに掲載するデジタル文化資源の無断転載は固くお断りいたします。