国立情報学研究所 - ディジタル・シルクロード・プロジェクト
『東洋文庫所蔵』貴重書デジタルアーカイブ

> > > >
カラー New!IIIFカラー高解像度 白黒高解像度 PDF グラフィック   日本語 English
0453 Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1
ヒマラヤ、カラコルム、中国領トルキスタンへのイタリア科学派遣団の歴史(1913-1914) : vol.1
Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1 / 453 ページ(カラー画像)

キャプション

[Photo] タルダット平原でのポーターたちのテントLa tenda dei nostri portatori nella piana di Taldàt.

New!引用情報

doi: 10.20676/00000174
引用形式選択: Chicago | APA | Harvard | IEEE

OCR読み取り結果

 

ATTORNO AL CARACORUM   381

Quale impressione di immensa solitudine, in quel nostro campo di Taldàt, sbattuto dalla violenza del vento ! Perchè, lì, non avevamo cercato un riparo : avevamo dovuto montare le tende vicino alla sorgente, la prima che incontravo dopo quella di Puga ; ed anche l' ultima. E che sorgente : ricca, gelata, gorgogliante nei molti rivi pei quali 1' acqua se ne corre via al suo lontano destino ; e tutto attorno è una gran lastra di ghiaccio, provocata sopra tutto dalle basse temperature notturne.

Eravamo, infatti, in piena estate ; ma se nelle prime ore pomeridiane la temperatura saliva, — talora fino a 15°, ma tormentata sempre dal vento e dalla bufera

Neg. Dainelli

La tenda dei nostri portatori nella piana di Taldàt.

quotidiana, — di notte il termometro scendeva quasi altrettanto sotto lo zero. Ed il freddo, — forse in gran parte per la stanchezza fisica, e certo in parte per quella continua persecuzione del vento burrascoso, — non lo avevo mai sentito così acuto, in tutti i mesi precedenti, come in questi di escursioni estive. Una grande pelliccia jarcanda mi pareva appena sufficiente a ripararmi, mentre in pieno inverno, — nelle valli Braldo e Bàscia e Cùndos e Saltoro, — portavo un abito leggero, da primavera fiorentina.

Avremmo ben desiderato di indugiarci a Taldàt ; ma il ritorno urgeva. Tutto il congegno di questa nostra escursione, — per quanto ho cercato di mostrare, — non permetteva soverchie libertà : già avevamo perduto del tempo, — non tutto, vera- mente, perduto ai fini della scienza, — nel cercare la nostra via tra l' alto Caracàsh e le grandi pianure tibetane. C' era poi l' aggravante di uno dei nostri uomini, che avevamo lasciato malato, insieme con un compagno, al campo presso il valico ampio