国立情報学研究所 - ディジタル・シルクロード・プロジェクト
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Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1 | |
ヒマラヤ、カラコルム、中国領トルキスタンへのイタリア科学派遣団の歴史(1913-1914) : vol.1 |
キャンプでのキルギス族のグループGruppo di Chirghisi al Campo. |
432 CAPITOLO SEDICESIMO
un andirivieni di carovane ; ma in verità non corre alcun pericolo. È costume tradizionale di rispettare il bagaglio abbandonato sulla via ; e i mercanti che si trovano nella impossibilità di trasportare tutta la loro merce per la morte dei cavalli, sogliono lasciarla sul posto senza alcun pensiero, sicuri come sono di ritrovarla ripassando di là in altra occasione, anche dopo mesi, con maggior dovizia di mezzi di trasporto (1).
Finimmo la giornata scrivendo lettere alle nostre case e agli amici, le ultime che
Gruppo di Chirghisi al Campo.
potevamo ancora mandare in Europa per la via di Lè. Tutto era pronto per intraprendere l' ultimo periodo della campagna.
Il mattino del 20 agosto ci rimettiamo per via, volgendo definitivamente le spalle al brullo e desolato pianoro del Dèpsang. Vi resta, unico segno del nostro lungo soggiorno e del nostro lavoro, una grande piramide di pietre, eretta nel punto dove era stata eseguita la misura della gravità.
Abbiamo una tipica carovana d'Asia, che non rassomiglia a nessuna di quelle che ci hanno condotto fin qui. Tutti i carovanieri sono Chirghisi, una bella gente, con corporatura alta, snella e robusta, molto meglio equilibrata e proporzionata di
(I) Ne fanno testimonianza var? viaggiatori, come C. M. ENRIQUEZ (1. c., pag. 197), G. HENDERSON e A. O. HUME (1. c., pag. 112), ecc.
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