国立情報学研究所 - ディジタル・シルクロード・プロジェクト
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Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1 | |
ヒマラヤ、カラコルム、中国領トルキスタンへのイタリア科学派遣団の歴史(1913-1914) : vol.1 |
バサール・ダラ地区上流のラーシェム・ダリーヤRàschem Darià a monte di Basàr Darà. |
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462 . CAPITOLO SEDICESIMO
L' indomani, una breve marcia di due ore e mezzo, tutta sulla riva destra del Ràschem, ci conduce a Basàr Darà. Il fiume scorre sempre in un unico letto, fra alti terrazzi alluvionali, e resti di altri terrazzi si scorgono appiccicati alle pareti, fino a 200 m. d' altezza. Le roccie sono schisti, coperte di fini detriti d' un nero metallico splendente sotto il sole. Le alte catene dietro i contrafforti sembrano di granito ; e ai piedi di tutte le gole e delle valli tributarie vi sono vasti delta e ter-
Ràschem Darià a monte di Basàr Darà.
razzi coperti di blocchi di granito, alcuni dei quali coperti di disegni graffiti di ibex.
A mezzavia passiamo per un ripiano cosparso di cespugli cresciuti attorno a rovine di vecchie mura (1).
Il Ràskem Darià descrive un angolo acuto contornando un lungo sperone che scende dalla grossa vetta soprastante a Urdèk Saldi, e che noi scavalchiamo per una fessura così stretta, che si devono togliere i carichi a tutti gli animali ; e difatti il luogo si chiama Igar Aldè, cioè « togli la sella », il corrispondente turco di Sca-
(1) Anche lo YOUNGHUSBAND menziona questi ruderi, fra i quali trovò i resti di fornaci fusorie,
(segno della esistenza di miniere non lontane) sotto il nome di Karash Tarim, cioè « oasi, luogo coltivato di Karash » (Vedi 1' op. cit. a pag. 234).
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