National Institute of Informatics - Digital Silk Road Project
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Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1 | |
History of an Italian Science Expedition to Himalayas, Kharakhorum and Chinese Turkistan(1913-1914) : vol.1 |
A mazar (tomb of a saint) in Dudma Iag VillageMazar (Tomba di Santo) a Dudma Iag. |
478 CAPITOLO DICIASSETTESIMO
luogo detto Dudma Tag, un gruppo di case presso a due grossi salici, abitate da pochi Pakpu, che ci accolgono con la consueta ospitalità in una camera col suolo coperto di namda e di tappeti, le pareti intonacate con argilla mista a paglia trita, scavate di piccole nicchie per riporvi gli arredi domestici, un caminetto per il fuoco, e un buco quadrato nel tetto che fa da camino. Ci offrono i soliti semplici doni di cibo e un mazzolino di margherite.
Mazar (Tomba di Santo) a Dudma Iag.
Su una spalla di monte poco più alta di noi è una tomba venerata, un mucchio di pietre cinto da una grata di legno mezzo rovinata, dentro la quale sono gettate alla rinfusa corna di mufloni e di capre selvatiche, ed è piantato un fascio d' aste da cui pendono code di jak. I ritti agli angoli della grata terminano in forma di mani aperte scolpite, simbolo antichissimo contro il malocchio (1).
Ci è venuto incontro fin qui il beg di tutti i Pakpu, che risiede a Khargalìk, nominato dai Cinesi, ed effettivamente egli stesso un cinese, lungo, allampanato, con radi baffetti e pochi peli al mento.
(1) Questo simbolo di scongiuro, largamente sparso, era già raffigurato nelle tombe fenicie, e in Siria è tuttora frequente, dipinto sui muri delle case dei cristiani, degli ebrei e dei maomettani. Vedi la nota del Dott. ROUSE in Jataka Tales, ed. da H. T. FRANCIS e E. J. THOMAS, Cambridge, 1916, pag. 153.
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