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『東洋文庫所蔵』貴重書デジタルアーカイブ

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0568 Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1
ヒマラヤ、カラコルム、中国領トルキスタンへのイタリア科学派遣団の歴史(1913-1914) : vol.1
Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1 / 568 ページ(カラー画像)

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doi: 10.20676/00000174
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484   CAPITOLO DICIASSETTESIMO

facciamo buon viso ad un altro ricevimento, con una serie interminabile di vassoi carichi di frutta, e mettiamo le tende nel viale più grande di quel paradiso terrestre.

A Khargalìk abbiamo raggiunto la grande via carovaniera che cinge a Sud il bacino del Tarim, la via percorsa in senso inverso da Marco Polo sullo scorcio del secolo XIII. Il Tarim è la parte Occidentale dell' immenso deserto Han-Hai (Mare Asciutto), che si stende attraverso il centro del continente asiatico per una lunghezza di quasi 4000 km. ed una larghezza media di 700. Linee di bassi colli lo dividono in due bacini disuguali, uno orientale che è il deserto di Gobi, l' altro occidentale, lungo 1300 km., largo 600, leggermente inclinato da Ovest (1400 m. s. m.) verso Est (1000 m.), e circoscritto da alte catene di monti, il Tian Sciàn a Settentrione, il Pamir a Occidente, il Cuèn Lun e l' Altin Tag a Mezzogiorno. Il deserto che riempie questo bacino occidentale prende il nome di Tacla Macàn nella sua parte Sud-Ovest ; di deserto del Tarim in quella Nord-Est. Quest' ultimo è attraversato in tutta la sua lunghezza dal fiume omonimo, il quale è in realtà il corso inferiore dell' Iàrcand, cresciuto dagli affluenti Cercièn, Khòtan, Càshgar e Ak Su ; mentre altri moltissimi corsi d' acqua, sgorgati dalla immensa cerchia di monti che circonda il bacino si perdono nelle sabbie prima di aver raggiunto il fiume maggiore. Il Tarim finisce alla estremità orientale del bacino nel Lob Nor, un vasto padule senza alcun emissario. Sui margini del deserto, agli sbocchi delle valli montane, sono le oasi, le città e i villaggi del Turchestàn Orientale ; fra cui i centri più grandi e più importanti storicamente sono le città di Khòtan, Iàrcand e Càshgar, a Sud del deserto Tacla Macàn. Due vie carovaniere si dipartono da Càshgar per contornare il bacino ; una a Settentrione lungo il piede dei monti Tian Sciàn, oggi la via normale per la Cina traverso l' Asia Centrale ; l' altra a Mezzogiorno, per Iàrcand e Khòtan, la antica via della seta, che fin dai tempi più remoti serviva ai traffici fra la Cina e la Mongolia e gli imperi di Occidente, Roma e Bisanzio.

Il Turchestàn Orientale, dopo lunghe intricatissime vicende storiche, è oggi la estrema provincia occidentale dell' Impero Cinese, che le ha dato il nome di Sin Chiang, o Nuova Provincia. E paese di conquista ; i Cinesi sono diversi dagli indigeni per la razza, la religione, la civiltà ed i costumi quanto gli Inglesi in India, e vivono appartati dalla popolazione maomettana, senza curarsi di impararne neppure superficialmente la lingua, in città separate, recinte da alte mura, dove sono rinchiusi i funzionari, le guarnigioni armate e una piccola popolazione di bottegai cinesi che provvede ai loro bisogni.

Il Governatore Generale, o Futai, risiede a Urumtsi, città situata al piede del Tian Sciàn, presso ai confini Orientali del Turchestàn ; sotto di lui sono due Governatori di provincia, o Taotai, con sede a Aksù e a Càshgar, dai quali dipendono vari Amban, (`) o Prefetti di città e di distretti minori.

(t) W. WOODVILLE ROCKHILL informa (Land of the Lamas, pag. 51, in nota) che Amban è parola manciù equivalente al cinese Ta-ch'en, cioè « Ministro di Stato ».