国立情報学研究所 - ディジタル・シルクロード・プロジェクト
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Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1 | |
ヒマラヤ、カラコルム、中国領トルキスタンへのイタリア科学派遣団の歴史(1913-1914) : vol.1 |
マファーMafà. |
490 CAPITOLO DICIASSETTESIMO
di far tutto alla rovescia. Le vivande, preparate ottimamente e gradevoli ai nostri gusti europei, vengono servite in grandi coppe, divise in piccoli pezzi, così uguali e simmetrici che paiono tagliati a macchina ; ciascuno vi attinge coi bastoncini d' ebano o d' avorio. A noi per fortuna hanno dato posate europee. Abbiamo dinanzi minuscoli piattini e tazze e coppe come per un servizio da bambola, dove vengono versate le salse, e mandorle salate e semi di zucca. Come bevanda viene servito il thè, e una specie di acquavite profumata in una tazzina grande come un
ditale. Fra una portata e l'altra fumiamo tutti ; noi le sigarette, i cinesi certe minuscole pipe di metallo a narghilè che contengono tanto tabacco da dare appena una boccata di fumo.
Riprendiamo la via il 26 settembre, e viaggiamo finalmente in carrozza, o meglio nelle carrette locali senza molle, dette ma/a, a due ruote altissime, con cerchioni fissati da grossi bulloni sporgenti che le fanno sembrare
ruote dentate. Sono coperte di un traliccio a volta, su cui è teso un telo robusto, chiuse di dietro, aperte solo davanti. Dentro, sul fondo piano, disponiamo i sacchi-letto rotolati, per servire da sedili. Ma preferiamo star seduti sul davanti del piano, colle gambe pen
zoloni, a goderci il paesaggio. Dall' altra parte è il cocchiere, seduto sulla stanga, dove si innesta alla cassa. Non vi sono redini, il cavallo, ornato d' una grossa sonagliera, si guida colla voce e colla frusta.
Fuori di Khargalìk la strada procede verso Nord, inclinando un poco verso Ovest. È ampiissima, coperta d' un alto strato di polvere, salvo per brevi tratti, vicino ai villaggi, dove viene annaffiata ; ed è traversata da frequenti fossi arginati ; sui più larghi sono gettati ponti rozzi e primitivi fatti da due travi che poggiano sulle sponde, su cui son disposte a far da piano altre travi traverse. Vi è un andirivieni di gente montata su cavalli e asinelli. Le donne sono tutte a viso nudo, sebbene molte portino il velo bianco rivoltato in su sotto il berretto. Qua e là sui margini della strada, mendicanti, ciechi, qualche lebbroso, o semplici cenciosi, sollecitano il viandante. I cocchieri di quando in quando cantano con voce rauca e stonata qualche melodia, quasi senza ritmo, interrompendosi per trarre da una piccola zucchettina un pizzico di tabacco in granelli verdi, che introducono in bocca, sotto la lingua.
Mafà.
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