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『東洋文庫所蔵』貴重書デジタルアーカイブ

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0600 Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1
ヒマラヤ、カラコルム、中国領トルキスタンへのイタリア科学派遣団の歴史(1913-1914) : vol.1
Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1 / 600 ページ(カラー画像)

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doi: 10.20676/00000174
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508   CAPITOLO DICIOTTESIMO

invasioni dei Tartari-mongoli, migranti dai loro territorii a settentrione della Grande Muraglia della Cina. Venne prima una tribù od orda detta dei Jueci o Tocàri, sotto la pressione di un altro popolo, gli Uigùr o Unni, la quale non si rallentò fino a che i Tocàri non furono passati oltre il bacino del Tarim (verso il 126 a. C.) sparpagliandosi una parte nel Tibet, una parte nel regno greco-bactriano (regnante Mitridate), che finirono di abbattere, sostituendovi la comunità propria, che fu chiamata Tocaristàn (Paese dei Tocàri). Frattanto gli Uigùr continuarono la loro marcia verso occidente, spingendo la conquista fino al Volga.

Ma la Cina non poteva adattarsi a lasciar consolidare un così vasto impero attraverso la via del suo fiorente commercio coil' Occidente ; ed incominciò una serie di guerre che durarono un secolo e mezzo, finchè nel 94 della nostra èra, sotto l' Imperatore Ming-ti, il generale Pan Ch' ao conquistò Càshgar ; nè si fermò, ma proseguì la sua marcia vittoriosa fino al Mar Caspio (102 d. C.), talmente inebriato dal successo, che aveva fatto il progetto di conquistare l' impero romano !

La soggezione del Turchestàn Orientale alla Cina durò sei secoli ; e si hanno notizie di questo periodo nei diarii dei pellegrini buddisti che dalla Cina si recarono in India per visitarvi i luoghi santi e per trarne insegnamenti canonici e dottrinali.

Sono Fa Hian nel V secolo, Sung Yun nel VI, e Hiuen Tsiang nel VII (1). Sembra che a quel tempo i maggiori monasteri, i più ricchi templi, il cerimoniale più solenne e pomposo si ritrovassero nello stato di Khòtan. Nessuno di questi pellegrini fa cenno di contatti con cristiani ; ma y' era già un vescovo a Samarcanda un secolo prima di Hiuen Tsiang ; e, mentre questi era in India, il missionario nestoriano Olopan si recava dalla Siria in Cina ad installarvi la Chiesa cristiana (anno 635) (2).

Sul principio del secolo VIII, il Tarim era riuscito a togliersi di dosso il giogo cinese ; ma s' era spezzato in var? piccoli stati, fra cui predominava generalmente Khòtan. In queste condizioni, venne facilmente invaso nel 713 dagli Arabi, che, riusciti finalmente, dopo ripetute campagne, a consolidarsi nel Turchestàn Occidentale, valicarono i monti, scesero a Càshgar, e si spinsero fino a Turfàn, sui confini della Cina propria. Non fu che una scorreria, e la conquista islamica riprese solamente due secoli dopo (nell' intervallo, per quasi cent' anni, il Turchestàn fu sotto il dominio

  1. Vedi S. BEAL, Travels of Fah Hian and Sung Yun ecc., Londra 1869, e Si-yu-ki, Buddhist Records of the Western World, Londra 1906, 2 Vol.; e S. JULIEN, Histoire de la Vie de Hiouen Tsiang ecc., Parigi 1853.

  2. Circa due secoli prima (nel 431) Nestorio era stato condannato per eretico nel Concilio di Efeso; ma i suoi seguaci si sparsero per la Persia, e poi nei due Turchestàn e in Cina, fondando sedi vescovili in tutti i centri importanti, e durarono, con una vitalità sorprendente, fino al secolo XIII o XIV, tenendo testa al buddismo e all' islamismo. Essi diedero agli Uigùr l'alfabeto siriaco, che venne poi adottato dai Mòngoli e dai Manciù. E da dubitare se la scissione provocata a Efeso, più dagli intrighi di Patriarchi rivali, che da questioni dottrinali, non abbia fatto perdere al cattolicesimo gran parte dell'Asia. Su questo argomento vedi il chiaro riassunto di Sir HENRY YULE nel capitolo Nestorian Christianity in China nel Vol. I di Cathay and the Way Thither, pag. 101-123.