National Institute of Informatics - Digital Silk Road Project
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Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1 | |
History of an Italian Science Expedition to Himalayas, Kharakhorum and Chinese Turkistan(1913-1914) : vol.1 |
An observation station in TashkentOsservatorio e Stazione Geodetica di Tashchènt. |
TURCHESTAN CINESE E TURCHESTAN RUSSO 517
ci ricorda i nostri rifugi alpini ; ha una sola cameretta, dove a stento distendiamo uno accanto all' altro i nostri sei sacchi-letto.
L' indomani affrontiamo l' ultima fatica di tutta la campagna. Lasciamo il rifugio alle 8, con una temperatura di -11.3° C. La neve e altissima, e pure y' e ancora una carovana di trasporto indigena che sale. Oltrepassiamo la lunga fila di animali carichi a gran stento, perchè ci tocca uscire dalla traccia battuta. Del resto, questa scompare,
Osservatorio e Stazione Geodetica di Tashchènt.
cancellata dalla neve portata dal vento, nell' ultimo tratto di salita ; e in certi momenti si è presi dal dubbio di non poter proseguire. Tuttavia, in meno di due ore, arriviamo al sommo del valico, a 4120 m. s. m. C). La luce uguale del cielo velato e il bianco uniforme di tutta la neve che copre i monti tolgono ogni rilievo al paesaggio.
Ci mettiamo subito giù per la discesa, inseguiti da un vento violento che soffia dal passo, portando giù folate di neve polverulenta. Non y' è ombra di traccia, e scendiamo a piedi, tirandoci dietro i cavalli, che di quando in quando affondano fino a poggiare il ventre nella neve, brancicando con le gambe senza trovare un
(1) Questa è l' altitudine segnata sulla carta francese (Asie 1.000.000e, foglio 40" N. 720 E). La carta del Trig. Surv. dell' India al milione, (foglio 37, 1919), dà al Terèk Dauàn la quota 12.700 piedi, ossia m. 3.861.
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