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『東洋文庫所蔵』貴重書デジタルアーカイブ

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0040 Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1
ヒマラヤ、カラコルム、中国領トルキスタンへのイタリア科学派遣団の歴史(1913-1914) : vol.1
Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1 / 40 ページ(白黒高解像度画像)

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doi: 10.20676/00000174
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CAPITOLO SECONDO

affluire folle di pellegrini alle sorgenti sacre degli innumerevoli corsi d' acqua che sgorgano da ògni valle e gola del vasto bacino.

Molti viaggiatori europei visitarono il Cashmir nel breve periodo della dominazione Sikh : William Moorcroft, con Guthrie e Trebeck, nel 1823 ; Victor Jaquemont, nel 1831 ; Joseph Wolff, nel 1832 ; e nel 1835 s' incontrarono a Srinàgar il Vigne, reduce dal Bàltistan, il Dott. John Henderson, proveniente dal Làdak, ed il Barone Hügel, salitovi dal Pangiab (1). Sono tutti concordi nel descrivere il regime dei Sikh altrettanto crudele e spogliatore come era stato quello dei Patani. Il paese era esausto, la popolazione caduta nel più abbietto stato di decadenza, decimata dalle oppressioni, i terremoti, le inondazioni, le carestie, le pestilenze, gli incendi e la emigrazione. Ottant' anni di malgoverno avevano fatto della fertilissima vallata, decantata dai poeti come un paradiso terrestre, una delle regioni più miserevoli della terra.

Alla morte di Rangiit Singh, il mal rassodato suo, impero cadde in preda all'anarchia, e non tardò ad entrare in conflitto cogli Inglesi. Ne seguì il crollo della potenza Sikh ; il Cashmir passò agli Inglesi come indennità di guerra ; e questi ne cedettero il dominio a Gulab Singh, già principe vassallo di Rangiit Singh nello staterello di Giammu, ed ai suoi successori, contro il pagamento di sette milioni e mezzo di rupie, corrispondenti a dodici milioni e mezzo di lire. Gulab Singh divenne così maharagia del Giammu e del Cashmir, ai quali si aggiungevano il Làdak ed il Bàltistan, conquistati per lui dal generale Zorawar Singh fra il 1835 ed il 1840.

Il presente maharagia, Sir Pratab Singh, succeduto a Rambir Singh nel 1885, è il terzo della serie. Il suo regno ha quasi 180.000 chilometri quadrati di superficie, e comprende tutta la zona montuosa interposta fra le pianure indiane del Pangiab e lo spartiacque indo-asiatico dell' Indu-Cush e del Caracorùm, fra il Tibet a Oriente c l' Afganistan a Occidente. La catena dell' Himàlaia traversa obliquamente questo terri- torio, da Nord-Ovest a Sud-Est. A Mezzogiorno di essa è il Cashmir, con popolazione di razza e lingue distinte, in grande maggioranza maomettana sunnita, ed il Giammu, abitato da Indù, confinante col piano. Di là dell' Himàlaia sono il Làdak, abitato da gente tibetana, lamaista, ed il Bàltistan con popolazione mista, maomettana scìta, ed ancora i distretti di Astor, Ghilghit, Hunza e Nagar, abitati da gente darda, sunnita.

(1) WILLIAM MOORCROFT and GEORGE TREBECK, Travels in the Himalayan Provinces of Hindustan and the Panjab, ecc. from 1819-1825, Ed. da H. Hayman Wilson ; 2 Vol., Londra, 1861. Contiene vari

capitoli dedicati ad una precisa e minuta descrizione delle arti e manifatture del Cashmir, sopratutto della fabbrica degli scialli celeberrimi.

VICTOR JAQUEMONT, Letters describing a Journey in India, Tibet, Lahore and Cashmere, 18281831, by order of the French Goverument, 2 Vol., 1834. Dott. JOSEPH WOLFF I. c.

G. T. VIGNE, Travels in Kashmir, Làdak, Iskardo, ecc. 2 Vol., Londra, 1842. L' intiero primo Volume e parte del secondo hanno per argomento il Cashmir. Vi son descritti con lusso di particolari tutti i paesi del bacino e delle sue convalli, riferite le leggende ed i miti, enumerati i monumenti, ecc.

C. H. HUGEL, Travels in Kashmir and the Panjab, ecc., Londra, 1845. Meno importante dei precedenti.