国立情報学研究所 - ディジタル・シルクロード・プロジェクト
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Southern Tibet : vol.3 | |
南チベット : vol.3 |
DELLA PENNA'S DESCRIPTION OF EASTERN TIBET. 25
)La provincia di Ciang verso ponente confina con Ngari, verso tramontana con Kokonor, verso levante con K'ham, verso mezzogiorno colla provincia d'U. In questa provincia di Ciang ci è il ducato di Dam, che è lontano otto giornate da Lhasà : ed in Dam ci è solo il palazzo per il Re e la sua corte; il restante degli abitanti dimorano nelle tende di feltro, e di tele tessute di pelo, e la maggior parte sono Tartari e gli altri Thibetani. Due giornate lontane da Dam ci è Nak c'iu ka, ove è l'ultima fortezza del Thibet senza alcun altra casa, ma solo abitazioni di tende, come sopra. In questo luogo passa un flume grande chiamato Nak C'iù. Nak significa nero e c'iù acqua ... Dopo di che per circa quaranta giorni di camino non si trova più abitazioni di case, ma solo alcune abitazioni di tende con quantità di mandre de lak, ossiano bovi pelosi, pecore, cavalli; ed i passaggeri non trovano altra cosa per comprare di comestibile che carne, e butiro, tutto l'altro fa di mestieri portar seco. Traghettato questo gran paese si trova un grandissimo flume, chiamato Bic'iù (Bri-chu or Murussu), .che conforme ne scrisse l'illustrissimo signor Samuele Van der (Put), Olandese ... si arguisce la sua grandezza, mentre da quel che diceva che per traversarlo con barche di pelle, s'imbarcd la mattina,
la sera aloggid in un isoletta di detto flume, e non potè finirlo di traversare sino al mezzo di del seguente giorno. Vicino a questo flume ci è una gran populazione che habita nelle tende. Da questo luogo per un mese incirca di camino si trova Zolomà (Gourban Solom gool, — Klaproth); le genti di che abitano parimente nelle tende, e dopo cinque giorni di camino si arriva a Kokonor, ove finisce il Thibet per questa parte verso tramontana ... Tra la Tartaria,
le provincie di Ciang e Ngari, stanno i popoli di Hor, quali sono d'ingegno grossolano, portano la treccia, come li Tartari, e vestono alla tartara; stanno nelle tende, e parlano tartaro,
thibetano, ma meglio tartaro.»
Thus Dam is a duchy eight days from Lhasa and two days from the famous place Nak-chu on the upper Salwen, where all the Mongolian caravans are examined before they are allowed to proceed to Lhasa. Purangir says he entered the mountains of Lurkinh or Larkin near Nien-chen-tang-la. Dam and Larkin sound rather like Nain Sing's Dam-largen-la in the same region. At any rate here is the place where one would have expected to hear something more of the high snowy mountains which della Penna as well as Beligatti saw from Kamba-la.
Then follow forty days' journey without any houses and then Murussu, and here, unexpectedly, we get a welcome glimpse of the great Dutchman VAN DE PUTTE and the way in which he crossed the great river. Professor P. J. VETH I suggests that della Penna may have got the whole description of the country to the N.E. from van de Putte.
Della Penna gives the same misleading determination of the country of the Hor as Beligatti, but he correctly calls them Tartars, although these Turkish tribes, nowadays, only when in direct Chinese service, wear a pigtail. Klaproth adds in a note that in reality Mongol tribes wander about with their flocks on the vast plains of Ngari Tamô and Tsiang and that these tribes are called Hor by the Tibetans.
Della Penna gives the correct translation of the name Koko-nor, and Tso-ngombo. He tells us that he has got the following information from reliable persons:
I Loc. cit., p. II. 4-141741 III.
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